Pagina:Ciceruacchio e Don Pirlone.djvu/415

Da Wikisource.
408 ciceruacchio e don pirlone

leghi, gli facea considerare di che male sarebbero cagione all’Italia le sue parole - quasi adirato rispose: «Io sono più italiano di lei; ma ella non vuol distinguere in me l’italiano dal Pontefice». Piegai la fronte e dissi in cuor mio: «Ha ragione: stolto chi crede possa essere italiano un Pontefice!» 1

Il 4 maggio il conte Mamiani, il quale era riuscito ad ottenere il consenso del Papa perchè il Ministero degli esteri fosse diviso in due Ministeri, uno per gli affari esteri ecclesiastici, cui doveva essere preposto un Cardinale, e un altro per gli affari esteri politici o secolari, che doveva essere affidato a un laico, riuscì a comporre il nuovo Ministero nel modo seguente:

Ministro degli affari esteri ecclesiastici e presidente del Consiglio dei ministri, cardinale Ciacchi, e, stante la sua assenza, ad interim il cardinale Orioli;

Ministro degli affari esteri secolari, conte Giovanni Marchetti;

Ministro dell’interno, conte Terenzio Mamiani;

Ministro di grazia e giustizia, avvocato professor Pasquale De Rossi;

Ministro delle finanze, avvocato Giuseppe Lunati;

Ministro delle armi, principe Filippo Doria Pamphyli;

Ministro dei lavori pubblici e del commercio, duca Mario Massimo di Rignano;

Ministro di polizia, avvocato Giuseppe Galletti 2.

Tutta la vita di Terenzio Mamiani, le manifestazioni dell’ingegno suo, gli onorevoli fatti suoi precedenti, l’ingegno, le virtù, il carattere di lui attestavano in suo favore e ne facevano, in quel momento, l’uomo il più popolare e il più caro alle moltitudini 3.


  1. G. La Farina, op. cit., lib. III, cap. XXIII.
  2. Il Minghetti riferisce nelle sue Memorie ( vol. I, cap. V, pag. 280) una lettera scrittagli dal Galletti, nella quale questi dichiara che non farà parte del nuovo Ministero e nota che fu il solo degli antichi ministri che entrò nel nuovo Ministero; ma dimentica che anche il Farini, sostituto del Ministero dell’interno nel Gabinetto Antonelli-Recchi, consentì di restare nello stesso ufficio col nuovo Ministero Mamiani, mosso, certamente, da quelle stesse patriottiche considerazioni da cui fu mosso il Galletti, a cedere alle insistenti preghiere del conte Mamiani.
  3. Nella copertina 151, contenuta nella busta 25 della Miscellanea politica, già tante volte citata, esistono trentasei lettere indirizzate al conte Mamiani per felicitazioni, in occasione della sua assunzione al potere. Fra