Pagina:Ciceruacchio e Don Pirlone.djvu/548

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documenti 541


Documento N. CXIII.1

N. 4084 Segr. Gen.


Illustrissimo signore signor padrone colendissimo,

Ieri sera da Padova il generale Durando mi ha scritto che si dirigeva a Treviso per prendere posizione fra la Piave ed il Tagliamento dove, dice, egli e l’armata vedranno i primi Austriaci.

Ieri sera il Comitato di Badia, col mezzo di apposita staffetta e colle espressioni più palesi di un’assoluta urgenza di soccorso, ha qui recato l’annuncio di un vistosissimo rinforzo di Austriaci a Legnago; si è diretta al generale Ferrari per avere un sussidio delle sue truppe. Il Generale era in Bologna, e gli ho diretto il piego e le mie premure, ma fin qui non ho alcun riscontro. Sono le ore 11 1/2 antimeridiane eia prima colonna delle Legioni romane sta per arrivare in città. Avendo la Direzione postale di Bologna spedito qui per avere la corrispondenza di Roma, profitto di questo incontro per far avere a V. S. illustrissima questa mia, e con distintissima stima passo a raffermarmi.

Di V. S. Ill.ma.

Ferrara, 30 aprile 1848.
Devotissimo servitore
L. Cardinale Ciacchi.


Al signor Ministro dell’interno, Roma.


Documento N. CXIV.2

N. 4085 Segr. Gen.


Illustrissimo signore signor padrone colendissimo,

In aggiunta al mio rispettoso foglio di oggi, N. 4084, e per prevenire qualunque men vera voce potesse giungere all’orecchio di V. S. illustrissima, mi reco sollecito di notificarle quanto segue:

Entrate in questa città le Legioni romane, poco dopo impostato il detto mio foglio, ha creduto il signor Colonnello comandante le medesime di far appostare alcune sentinelle presso la spianatoi sotto il forte noli’ intendimento (li impedire qualunque disordine muovere potesse la curiosità dei suoi civici. Quest’innovazione ha dato qualche motivo di apprensione al Comandante il forte, a cui si é aggiunto una specie di provocazione pei canti, in qualche modo ingiuriosi agli Austriaci, che dai civici stessi si sono intuonati alla vista loro. L’una cosa unita all’altra ha indotto il detto Comandante a fare sui baluardi, a vista della città, una qualche dimostrazione per cui le sentinelle civiche hanno gridato all’armi; erano le ore cinque pomeridiane. Tanto bastò perchè le Legioni romane corressero ad armarsi, che si battesse la generale, e perchè anche molti cittadini corressero alle armi.


  1. Dalle Buste della miscellanea politica ecc. Busta 25, Copertina 145.
  2. Dalle Buste della miscellanea politica ecc. Busta 25, Copertina 145.