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zione che ha avuto luogo, tutta si va ricomponendo, e che il Ministero il quale si era dimesso, è ritornato in funzioni.

Il Ministero col suo Presidente, unanimi oggi come in passato, su tutte le quistioni, sta occupandosi con animo italiano di quei provvedimenti i quali, nello stato attuale delle cose, sono dalla sua coscienza tenute necessarie ed utili al bene dello Stato e della causa italiana.

Questa comunicazione basterà a donare la tranquillità alla S. V. ill.ma ed ai cittadini, ed a smentire tutta le voci esagerate e sinistre che potessero correre.

Mi dichiaro con distinta stima,

Devotissimo servo
Il Ministro dell’interno
G. Recchi.


Ai signori Legati e Delegati di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forti, Urbino e Pesaro, Ancona, Macerata, Ascoli, Fermo, Viterbo, Spoleto, Perugia, Frosinone, Benevento, Camerino, Orvieto, Rieti, Velletri, Loreto, Civitavecchia.



Documento N. CXIX. 1

N. 4107 Segr. Gen.


Illustrissimo signore signor padrone colendissimo,

La calma, che ieri fu ristabilita si conserva ancora e non si vedono più gli effetti del falso allarme che, per un momento, l’aveva alterata.

Questa mattina è giunto il generale Ferrari, e per prima cosa mi ha detto che, trovando necessario di portar presto l’armata, due cannoni ed un carriaggio di quelli di Comacchio, gli mancavano diciassette cavalli, che bramava avere dalla Comune. Vi sono al deposito dei dragoni dei cavalli di scarto, e colla Magistratura ho cercato di metterli a profitto, per averne, invece, dei buoni, atti al servizio del treno, e la Mag-istratura stessa non si è mostrata aliena purché concorra in qualche modo nella spesa anche la provincia. Ho potuto in tal maniera assicurare il generale Ferrari che domani i carri dei cannoni ed il carriaggio saranno messi in istato di servizio e che vi saranno pure i diciassette cavalli. Per questi ultimi io mi sono valso di diciassette scarti spettanti al Governo, ho convenuto nel progetto della Magistratura di pensare col concorso della provincia alla maggiore vistosa spesa per averne altri capaci al servizio del treno. Bene comprendo che la cosa sorte dalle vie regolari, ma ben vede V. S. ill.ma che i bisogni di un’armata sono imperiosi ed urgenti, e che perciò come manca il tempo di chiedere ed avere le disposizioni superiori, così l’autorità locale si trova stretta dalla necessità di provvedere, e spero pertanto che il mio operato incontri l’approvazione governativa, e che anzi lo stesso Governo sarà per autorizzarmi in casi simili ad usare di quei mezzi che le circostanze offrono e che si presentano coma unici per provvedervi.

Oggi sono arrivati diversi reggimenti di volontari, dipendenti dal comando del signor generale Ferrari, e spesso vanno giungendo simili corpi di truppa.


  1. Dalle Buste della miscellanea politica ecc. Busta 25, Copertina 147.