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Pagina:Codice di Napoleone il grande.djvu/91

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d’una tutela, se non vogliono ritenerla, potranno, entro un mese, far convocare un consiglio di famiglia, affinchè si proceda al loro rimpiazzamento.

Cessate le funzioni, servigj o missioni, se il nuovo tutore reclama la sua liberazione, oppure se il primo tutore ridomanda la tutela, potrà essergli nuovamente conferita dal consiglio di famiglia.

432. Qualunque cittadino che non sia parente, nè affine, non può esser costretto ad accettare la tutela, fuorchè nel caso in cui, nella distanza di quattro miriametri, non esistessero parenti od affini in istato di amministrarla.

Instit. de excusationibus tutorum, §. 10.

433. Qualunque persona in età d’anni sessantacinque compiti, può ricusare d’essere tutore. Colui che sarà stato nominato prima di tale età, potrà ai settant’anni farsi liberare dalla tutela.

Leg. 2, ff. de excusat. tutor. Leg. unica cod. qui ætate se excusant.

434. Qualunque persona attaccata da una grave infermità debitamente giustificata, è dispensata dalla tutela.

Potrà anche ottenere d’esserne liberata, se la infermità gli è sopravvenuta dopo la sua nomina.

Leg. 10, §. 9, Leg. 11, et 40, ff. de excusat. tutor. Leg. unica cod. qui morbo se excusant.

435. Due tutele sono per chiunque un giusto motivo di dispensa dall’accettarne una terza.

Un conjuge, o un padre già incaricato d’una tutela, non sarà tenuto ad accettarne una seconda, eccettuato quella de’ suoi figlj.

Leg. 2, §. 9, Leg. 3, ff. de excusation. tutor. Leg. 4, §. 1, Leg. 5, et 31, in pr. §. 2, Leg. 4, ff. eod.

436. Coloro che hanno cinque figlj legittimi, sono dispensati da ogni tutela, a riserva di quella de’ propri figlj.