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Pagina:Codifica numerica del segnale audio.djvu/230

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212 Codifica numerica del segnale audio

processori per l’elaborazione dei segnali permettono il calcolo di prodotti con accumulo con le stesse prestazioni con le quali vengono eseguiti operazioni meno complesse, per cui i vantaggi dell'AMDF rispetto all'uso della funzione di autocorrelazione vengono a cadere. Altra grandezza utilizzata per distinguere tra fonemi vocalizzati e non è la misura degli attraversamenti per lo zero (Zero Crossing), definita come

  (6.5)

Per quanto riguarda il guadagno G del sistema, nell'ipotesi di identificazione perfetta dei coefficienti del modello AR, G sarebbe calcolabile come rapporto tra il segnale scelto come eccitazione e la funzione d’errore

  (6.6)

A causa degli errori di predizione, tale procedimento non è affidabile ed è preferibile confrontare l’energia dei due segnali come

  (6.7)

Riepilogando, l’eccitazione del filtro lineare viene modellizzata tramite un selettore tra fonemi vocalizzati e non, più due parametri che identificano il periodo e l’ampiezza dell’eccitazione. Dal punto di vista della compressione, quindi, la codifica LPC permette di ottenere flussi estremamente ridotti (throughput fino ai 2.4 kb/s). La qualità ottenuta, però, non è elevata, data la forte semplificazione delle caratteristiche dell’eccitazione.

6.2.2 DoDLPC-10

Un esempio di CoDec LPC è fornito dallo standard governativo statunitense LPC-10 (figg. 6.4- 6.5). L’ingresso del codificatore sono segmenti