Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Compendio de le istorie del Regno di Napoli, 1929 – BEIC 1787614.djvu/195

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mente ne l’anno 1294 fu eletto per instanza di Carlo a Perosa un eremita regnicolo, il quale stava in uno eremitorio due miglia lontano da Sulmona, et era per patria da Esernia terra de’ sanniti, per nome chiamato Piero da Murrone, uomo di santa vita, il quale a’ preghi di Carlo accettò e fu chiamato Celestino V. Né volse andare a Perosa, ancorché ’l fusse chiamato da’ cardinali, ma si fermò a l’Aquila e 11 fece venire il collegio e li fu coronato. E scrivono alcuni autori, che piú di ducento mila uomini si ritrovorono a la sua coronazione: la cagione credono che fusse la lunga vacazione de la sede, la opinione de la santitá de l’uomo, la novitá de la cosa per essere eletto un eremita fuor del collegio de’ cardinali. Creò Celestino ne l’Aquila dodici cardinali, poi essendo fama che ’l voleva renunziare al papato, ovvero per sentirsi inesperto e inetto al governo, ovvero che pur per coscienza dubitasse di non potere in tanto e si pericoloso officio salvar l’anima, ovvero che pur alcuni maligni con arte esquisita a questo il sollecitavano, il re Carlo operò che ’l transferisse la corte a Napoli: ove stando, il re in persona liberamente e con ogni diligenza praticò di rimoverlo da questa opinione di rinunzia, etiam con farglielo dire in pubblico da l’arcivescovo di Napoli, al fine di una processione dappo’ una solenne benedizione che fece al popolo. Infine, spinta questa sua opinione da l’astuzia e malignitá di rnesser Benedetto Gaetano cardinale di Anagni, essendo stato sei mesi o circa ne la sedia, renunziò al papato, lasciando libera facoltá al collegio di eleggere un altro pontefice. E cosi in Napoli fu eletto detto rnesser Benedetto e chiamato Bonifacio VIII, il quale stato un anno in Napoli, a Roma se ne andò, e fece incarcerare e crudelmente in prigione morire detto Piero Celestino, dubitando che li popoli per la sua santitá al papato non lo revocassino. Ne l’anno poi 1295, essendo morto il re Anfus, lasciati dappo* lui Iacomo re di Aragona e Federico suoi fratelli, cercò Iacomo, poi che si vidde re di Aragona, pacificarsi con la Chiesa e con Carlo. E cosi mediante Bonifacio pontefice fu fatto; e promise Iacomo rilasciare l’isola di Sicilia e tórre per