Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Compendio de le istorie del Regno di Napoli, 1929 – BEIC 1787614.djvu/227

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cettare. Operò nondimeno questo, che ’l papa si parti da Roma; onde l’anno sequente 1408, avendo per lui Colonnesi e Savelli trattato accordo con Paulo Ursino, il quale era a la guardia di Roma, e avendo ne la Marca il conte di Carrara suo capitano con un altro esercito, che ogni di acquistava qualche terra per lui, andò a Roma del mese di marzo con dua mila cavalli e dodici mila fanti e se li pose a campo, ponendo quattro galee a la foce del Tevere, che avessino a impedire le vittuaglie a Roma. Andò ad Ostia con parte de l’esercito e la prese; poi tornato in campo, e giá accordato Paulo e messo in Roma parte de l’esercito, li romani li mandorono ambasciatori e li détteno il dominio de la terra, ne la quale a li 25 di aprile entrò in modo di trionfante con tutto l’esercito, e dismontò a la stanza del camerlengo in palazzo di San Pietro, ove era deputato il suo alloggiamento; e nel medesimo giorno ebbe in suo potere il Capitolio e tutte le fortezze di Roma, la quale in questo modo fu sua, avendola tre volte tentata e a la quarta ottenuta.

Partito da Roma Ladislao con quel grossissimo esercito, andò in Toscana nel territorio di Siena e tentò aver senesi e fiorentini in lega con lui: il che non succedendo per esser collegati insieme e col legato di Bologna, li fece molti danni e molte correrie, e il medesimo nel territorio di Arezzo; e volendo dare il guasto a Cortona, la ebbe d’accordo da li cittadini. Poi partite le sue genti sotto diversi capitani per il Ducato e per Toscana con commissione che andassino guerreggiando e acquistando, lui a Napoli se ne tornò. In questo mezzo Luigi II duca d’Angiò, intendendo i fiorentini esser inimici di Ladislao, mandò suoi oratori a Fiorenza a far lega con loro contra Ladislao, la quale fu conclusa a Pisa, ove allora era il concilio, in questo modo: che fioren tini, senesi e il legato di Bologna per una parte, e il re Luigi d’Angiò per l’altra si intendessino obbligati a’ danni del re Ladislao, e fussino obbligati a tenere a questo effetto, il re Luigi cinquecento lance e quindici galee armate, li fiorentini e compagni lance mille.