Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Compendio de le istorie del Regno di Napoli, 1929 – BEIC 1787614.djvu/61

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seconda sua italica spedizione riedificato contra l' impeto di Totila la cittá di Pesaro mia patria per prima distrutta, e munitola di doppie fosse e di fortissimi terraghi, i quali ancora si vedono; in modo che avendo Totila tutte le terre circostanti occupate, solo Pesaro, vedendolo si ben munito, non lo volse tentare.

Belisario adunque constantinopolitano, creato patrizio da lustiniano primo, fu di persona e di aspetto formoso, virile e magnanimo et egualmente d’ingegno e di forze dotato, fedelissimo al suo signore, e di somma religione cristiano, scientissimo de l’arte bellica e osservantissimo de la disciplina militare sopra tutti li capitani di quelli tempi; umano e facile in conversazione e parlare verso di ogni sorte di persone e maravigliosamente liberale; in tanto amico de la modestia de’ suoi militi e de li uomini rurali per poter sempre avere abbondante il suo esercito, che dove conducea li suoi soldati, non che maggior danno facessino, ma né anche li frutti che da li arbori pendevano ardivano cogliere. Fu mandato da l’imperatore contra li Persi e li Parti, i quali usciti de li loro confini erano entrati ne le provincie romane con numerosissimi eserciti, e dopo molte battaglie fatte con loro sempre vittorioso, li debellò in tutto e costrinseli a ritornare ne le loro provincie e star sotto il giogo de l’imperio romano: dopo la qual vittoria tornò in Constantinopoli e di volontá di. lustiniano fu di carro trionfale onorato. Mandato poi per la sua seconda spedizione in Africa contra li vandali, i quali giá molti anni l’avevano occupata, avendo piú volte rotto li loro eserciti, domò l’Africa e recuperò Cartagine l’anno nonagesimo sesto dopo la sua rebellione a l’imperio, e Guilimero re dei vandali fatto prigione, tornando a Constantinopoli, nel trionfo condusse. Fatto poi console, prima venisse in Italia tutta la Sicilia subiugò; fece magnifici giochi e spettacoli in Siracusa, e la seconda volta di Sicilia passò in Africa per componere alcune sedizioni e tumulti mossi da alcuni ribelli de le reliquie de’ vandali contra li magistrati romani, avendo fatto lor capo uno chiamato Stotza: il qual fugato in tutto, e