Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Compendio de le istorie del Regno di Napoli, 1929 – BEIC 1787614.djvu/68

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Constanzo adunque si levò da l’assedio e verso Napoli prese il cammino. Drieto li andò a la coda un capitano di Romoaldo chiamato Mittola capuano; e soprastato tanto che una parte de l’esercito greco passò il fiume Calore, assaltò il resto con grandissimo impeto, né tornando mai indrieto al lor soccorso alcuno di quelli che eran passati, quasi tutti furono morti: per lo quale generoso fatto poi il re Grimoaldo come grato, nel suo ritorno in Lombardia, fece Mittola capuano duca di Spoleto.

Giunto a Napoli Constanzo, volendo andare a Roma, fece capitano suo un gentiluomo napolitano chiamato Saburro e diedeli un esercito di ventimila persone a due effetti: acciò che difendesse quelli lochi di Campania che erano de l’Imperio, e guardasse che li longobardi nel suo andare a Roma non li dessino impedimento. Saburro si mise con l’esercito a Formie, parendoli loco opportuno a l’uno e l’altro effetto, per essere comodo a la via Appia e a la via Latina e confine a li lochi si lasciava di drieto. Constanzo entrò in Roma onoratissimamente da Vitaliano pontefice ricevuto, il quale sei miglia con tutto il clero e il popolo fuor di Roma li andò incontro; e Romoaldo, impetrata una parte de l’esercito dal padre, andò a trovar Saburro e fece con lui un gran fatto d’arme, ove un longobardo chiamato Ainalongo, che portava la lancia a Grimoaldo, tirando un colpo a due mani con la medesima lancia, passò un cavaliere greco e levatolo de la sella, se lo buttò in arco di sopra la testa in terra: dopo il qual atto ponendosi li greci in fuga e allegando farlo per sdegno de l’avere il capitano latino, furono da’ longobardi seguitati e rotti e buona parte morti e con loro insieme Saburro.

Constanzo stette sette di in Roma né altro fece in quel mezzo che rubare tutte le belle cose che vidde o di marmo o di bronzo o di pittura e ogni altro ornamento insino a le tegule di bronzo, de le quali il tempio Pantheon (oggi santa Maria Rotunda) era coperto; e ogni cosa pose in su le navi spogliando Roma, avendoli fatto piú danno di simil cose in