Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Compendio de le istorie del Regno di Napoli, 1929 – BEIC 1787614.djvu/95

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in punto un grossissimo esercito e con l’armata passò ad Otranto in Italia: e partito lui, tutte le terre di Macedonia e di Dalmazia si voltorno e a l’imperatore greco si renderno.

In questo mezzo Roggero avea preso Capua per forza, et essendo le cose. di Roma tutte in tumulto e per discordie conquassate, tanto occupò de le terre de la Chiesa, che tutti li lochi che erano da Tibure e da Velletri in giuso verso il regno di Napoli a Roggero si detteno in governo, conoscendo apertamente loro non poter essere bene da’ romani governati, i quali se medesimi governar non sapevano. Per la qual cagione ancora Urbano II avendo poca fede ne’ romani, levatosi da loro, con li cardinali e con la maggior parte del clero a Melfi in Puglia si condusse.

Boemondo riposato l’esercito e posto in ordine ogni cosa necessaria a la guerra, movendo da Otranto andò a ritrovare Roggero suo fratello, il quale preparato ancor lui lo aspettava a Farneto loco di Benevento. Feciono insieme li due fratelli gran fatto d’arme, ma con poco sangue; imperocché li capitani loro, i quali erano stati servitori di Roberto lor padre e i due virtuosi fratelli egualmente amavano, non lasciorono incrudelire la battaglia, anzi tanto operorno, che in mezzo la pugna rimaseno d’accordo che Boemondo avesse una parte de le terre di Puglia c Roggero ritenesse il titolo del ducato col resto de le cittá che il padre aveva tenuto.

Fatta la pace, Roggero andò a Melfi e fatta la fedeltá ad Urbano impetrò la confermazione del ducato di Puglia e di tutta la successione del padre; poi partito Urbano, con potente esercito passò in Sicilia, e prese Siracusa, ove tolse per donna Ala figliuola di Roberto Frisone conte di F’iandra, de la quale poi ebbe un figliuolo chiamato Guglielmo. In quel mezzo Boemondo, non ben contento de le terre a lui consegnate in Puglia, furtivamente occupò Melfi: il che non possendo in alcun modo comportare Roggero, né potendo li amici paterni proibire la guerra tra loro, Roggero condusse al suo stipendio venti mila saracini di quelli di Sicilia e con