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ATTO PRIMO

Nel quale si tratta la vita di Ioseph figliolo di Iacob.


SCENA I

Iacob, Ioseph, Sjban servo.

Iacob.   Fa’, Ioseph figliol mio, che ti stia a mente

tutto quel ch’io t’ho detto, e il mio precetto
in ogni tua azion si ripresente;
     e benché molte cose io t’abbia letto,
e molte con parole ancora espresso,
tutte al fin si riducono a uno effetto.
     Che se in questa tua etá novella, adesso
c’hai sedici anni, tutte non le imprende,
questo sol ne la mente ti sia impresso:
     Dio teme sempre et a Lui grazie rende,
perché la vita nostra e nostra sorte
tutta da Lui, come suo autor, dipende.
     Questo ti pò bastar, con queste scorte
se menerai tua vita, abbi per certo
che non t’offenderan né mal né morte.
Ioseph.   Io ’l farò voluntier, ma essendo incerto
che cosa è questo Dio, par che mi faccia
men pronto a l’obedire e meno esperto;