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questo m’è stato sempre guida e scorta.
Ma vedo che ’l ne viene il mio fameglio:
intenderò quel che di novo porta.
SCENA V
Siban, Iacob.
del grano, qual d’Egitto hanno portato,
per veder quanto ’l basta tutto a ponto;
e in fine diece sacchi n’han trovato,
con quel di Simeon ch’è lá rimasto,
che in men d’un mese sera divorato.
Senio assai bocche, e non di poco pasto:
donne, figliol, nepoti e gran brigata.
Tu sai che con la fame è dur contrasto.
Iacob. Io ’l conosco pur troppo et ho provata
molti mesi tal cosa, e in fin sera
sopra me questa fava macinata.
Siban. Quel partito che in fine a pigliar s’ha,
si deve pigliar presto. A me è paruto
darti avviso di quel ch’ora si fa.
Lor veniranno a te, com’om saputo
e padre e vecchio: in queste cose estreme
con fatti si vói presto dare aiuto.
Ecco che ’n qua ne vengon tutti insieme.
SCENA VI
ISACHAR, Iuda, IACOB, BENIAMINO.
bisogna ritornar presto in Egitto:
parla tu, Iuda, un poco arditamente.