Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Operette morali, Poesie latine e volgari, 1929 – BEIC 1788337.djvu/358

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intitolato allo illustrissimo Principe Hercule inclito Duca di Ferrara composto per messer Pandolfo Coldonese. Colocutori: Bereta et Testa. (Cfr. D. Fava, La Biblioteca Estense nel suo sviluppo sto- rico, Modena, Cavallotti, 1925, p. 71 sgg.). Le edizioni del dialogo a me note sono: 1. Opera nova composta per Miser Pandolpho Coldonese allo ill.mo et excellentissimo Principe Hercule inclito duca dí Ferrara, intitulata Philotimo. Interlocutori Beretta et Testa. (In fine:) «Impr. in Venetia, per Georgio de Rusconi Melanese ad instantia de Nicolò ditto Zopino et Vincenzo suo compagno. Nel anno MDXVII a di ultimo del mese di aprile». In-4 picc., a 2 coll, di cc. 20. Xilografia nella i a carta, rappresentante due uomini in piedi fra gli alberi e in mezzo ad essi un terzo, vestito di pelli caprine e armato di scudo, che porta nella destra una statuetta di donna ignuda. È la stessa xilografia che figura in testa all’ediz. dell’ Arcadia del Sannazaro, uscita dalla stessa tipografia nel 1515: cfr. Due de Rivoli, Bibliographie des livres á figures venitiens ecc., Paris, Techener, 1892, pp. 373, 394. La sola biblioteca italiana che, a mia notizia, possieda questa prima edizione del Filotir,io , è l’Oliveriana di Pesaro. In una mi- scellanea della Marciana di Venezia (n. 2374) se ne conserva sol- tanto il frontespizio e una carta del quaderno A. 2. Allo stesso anno 1517 appartiene un’altra ediz. veneziana, che è cosí descritta nel Catalogo della prima parte della Biblio- teca appartenente al sig. March. Costabili di Ferrara , Bologna 1858, p. 220, n. 2496: «Coldonese (o Collenutio) Pandolpho. Opera nova intitolata Philotimo. Interlocutori Beretta e Testa. Venetia, Pintio da Lecho per N. Zoppino, 1517 in-8. Un’incisione in legno nel frontespizio rappresenta tre uomini, uno dei quali porta in mano una figura di donna nuda». Se in questa edizione, di cui, dispersa la preziosa libreria Co- stabili, non si ritrova piú alcun esemplare, manca veramente ogni altra indicazione relativa al giorno e al mese della stampa, non è possibile stabilire — venendo meno il raffronto con Yexplicit particolareggiato dell’altra edizione uscita nello stesso anno — a quale delle due spetti il vanto d’essere l’edizione originale. 3. Opera nova ecc. c. s. In fine: «Impresso in Venetia per Nicolò Zopino e Vincendo compagni nel MDXVIII, adí 28 del mese di septembrio» in-8 picc. a 2 coll, di pp. 32. Xilografia nel frontespizio, rappresentante due uomini in piedi presso un albero: