Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Operette morali, Poesie latine e volgari, 1929 – BEIC 1788337.djvu/388

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duca di Romagna, Imola, Galeati, 1878, p. 134 sgg.; B. Felician- geli, Sull’acquisto di Pesaro fatto da Cesare Borgia, Camerino, Savini, 1900, p. 50 (cfr. ibid. n 1 su Guglielmo Lambertelli, «il dottor forlivese» nominato luogotenente del Valentino a Pesaro). XXV. A Cesare Borgia: Pesaro, ottobre 1500. (Bibl. oliveriana di Pesaro. In copia [l’originale è perduto] negli Spogli Almerici, squarcio H, c. 2); edizz. G. Perticari, Discorso intorno a P. C. cit., p. 9 sgg.; E. Alvisi, Op. cit., pp. 100-x; C. Cinelli, Op. cit., pp. 174-5. Questa supplica, che il C. indirizzò al Valentino perché gli fossero restituiti i beni ingiustamente toltigli da Giovanni, fu la causa occasionale della sua rovina. Venuta in mano del signore di Pesaro, dopo che questi, caduta la fortuna borgiana, ebbe rioc- cupato il suo stato, servi di pretesto all’iniquo imprigionamento dell’umanista sessantenne, che incautamente si era restituito in patria (v. lettera seguente) sotto l’egida infida di un salvacondotto sforzesco: e costituí poi il principale capo d’accusa per la con- danna a morte dell’infelice, eseguita l’xx luglio 1504. (Vedasi una importante lettera dello Sforza in data 9 luglio dell’anno predetto, pubbl. nel cit. art. Luzio-Renier, Niccolò da Correggio, in Giorn. Storico, XXI, 236 sg.). XXVI. Al duca Ercole d’Este: da Ferrara, 8 luglio 1502. (Arch. di Stato di Modena. Corrispond. Collenuccio-Ercole I) edizz. C. Cinelli, Op cit., pp. 178-9; G. S. Scipioni, Quattro lettere cit., pp. 17-8. XXVII. Le ultime volontá: Pesaro, 11 luglio 1504. (Bibl. oliveriana di Pesaro, cod. 383: Mem. di Pesaro, VI, c. 66 sgg.); ediz. C. Cinelli, Op. cit., pp. 141-52. (E la prima ediz. inte- grale di questo prezioso documento, che però aveva giá reso noto in gran parte il Perticari nel suo Discorso cit., donde ne trasse anche notizia il Tartt, Op. cit., p. 257 sgg.). Per un commento alle notizie che ci sono qui conservate sulla moglie e sui figli del Nostro, mi basti rimandare al citato opuscolo di M. Morici, La famiglia di P. C., e anche in parte a un mio articoletto, Una sorella di P. C., in Le Marche, IV (1904), pp. 306 sgg.(b. (1) Mi sia permesso di aggiungere una notiziola qui in nota. Da una notazione che è nel Libro I degli Estimi del Quartiere di S. Niccolò (Pesaro, Archivio antico