Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
298 |
LETTERA XVI.
Vi fu in ogni tempo, Illustrissimi Signori, chi conobbe il pregio della seta, e la utilità degli edifici mise in vista. Guido Pancirolli, che visse nel secolo XVI1 scrisse: che a’ tempi suoi si era cotanto la produzione della seta dilatata, che il solo Dominio Veneto ne ricavava ogni anno cinquecentomila ducati, e centomila Reggio sua patria; e molto maggior somma la Sicilia; indi soggiugne2 „ac, ut uno verbo dicam, artificium hoc tanquam unicus jam mercatoribus nervus est lucri, et certissimum laborantium fulcimentum“.
Che direbbe ora se vivesse il Pancirolli, vedendo cresciuto sei volte più il prodotto, e che fra pochi anni il Friuli solo, che ap-