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na. Rimise in piedi nel suo impero le arti, e singolarmente l’agricoltura, III.

Vesti di seta. Il loro uso a’ tempi di Plinio era passato anco agli uomini, I. Queste però si facevano della seta di Coo, e all’uso delle donne era serbata quella della China, ivi. Erano anticamente usate da’soli principi e signori di rango III. Venivano lavorate dalle medesime principesse, ivi. Erano usate dagli stessi imperadori Romani con parsimonia, ivi. Sotto Tiberio ne fu proibito l’uso agli uomini, ivi. Il primo a vestir tutto di seta fu Eliogabalo, ivi. Presso i Romani equivalevano alle vesti d’oro, ivi. Quali si chiamassero oloseriche e quali subsеriche, ivi. Aureliano mai non vestì di seta, nè permise che altri di seta vestisse, ivi. Erano anticamente le vesti di seta chiamate forestiere ed oltramarine, IV. Non devono riputarsi lusso, quando la seta è produzione del proprio paese, VII. Nella China sono usate anche dal basso popolo, ivi. L’uso di esse è renduto oggidì quasi universale in tutte le stagioni, XII.


Ugolino. Trasporta dalla città di Bologna a quella di Modena l’invenzione de’ filatoj o edifizj da seta, e ne viene perciò impiccata in Bologna la sua statua, V.