Pagina:Collezione-di-opere-scelte-di-autori-Friulani (Antonio Zanon).djvu/50

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42 lettera

do a sua possa allo Scaligero, che le credesse carovane di mercatanti1.

Poco sarebbe paruto allo Scaligero l’addurre il testimonio del soprallegato ambasciatore, s’egli non traeva inoltre fuori del borsellino della sua erudizione altri passi ancora di alcuni storici, suoi contemporanei, coll’ajuto de’ quali colloca la città di Seras negli ultimi confini della Persia; nella quale dice egli che si facevano in tanta abbondanza i lavori di seta, che dieci mila libbre il giorno se ne distribuivano. Per la qual cosa, se pur vera fosse, si potrebbe far ragione, che i soli operaj, colle famiglie loro, una popolatissima città formassero; e che tre milioni di libbre di seta ogni anno si consumassero.

Ma non parendogli ancora, di aver circoscritti i Seri abbastanza, ripiglia, ch’essi era-

  1. Orde, nome, che i Tartari abitanti di là dal Wolga ne’ regni di Astracan e Bolgar, danno a’ loro borghi composti di 50, ovvero 60 tende ordinariamente, nel mezzo delle quali lasciano una piazza vuota. Trasportansi queste Orde da luogo a luogo, secondo l’agio de’ pascoli. Gli abitanti di ciascuna Orda formano una compagnia di gente da guerra, e fra questi ordinariamente il più vecchio è principe, o capitano della nazione. Si dà altresi il nome di Orde alle tribù de’ Tartari vagabondi, e di quelli della Tartaria deserta. Moreri, e Chambers Diction. Art. Hordc.