Tal par leggiadra, e bella 30Pianta d’asiaco mirto
Tra ramuscelli teneri,
Cui nudrimento, e spirto
Dan l’Amadriadi Dee, versando in ella
Per sollazzo odorosi 35Freschi umor rugiadosi.
Su via dunque ver noi
Volto il cammin, t’affretta
Della petrosa Tespia
A lasciar l’altra vetta, 40E l’Aonie spelonche, ove de’ suoi
Fonti le limpid’ onde
Aganippe diffonde.
E Madonna ne invita
Del nuovo sposo accesa 45Alla sua casa, e al talamo,
Tutta nel cor compresa
D’amor, siccome a tronco ellera unita
Quà, e là serpendo il cinge
D’ogni lato, e ’l distringe. 50E voi per cui sta presso
Giorno, e pompa simile,
Voi pure, intatte Vergini,
In concerto gentile
Movete il canto, e dite a un tempo stesso; 55O Imeneo Imene,
Imene o Imeneo
Onde se fia restìo,
Da tai voci, e sì care
Più volentier udendosi 60A’ suo’ ufficj chiamare,
Degli onesti piacer quà vegna il Dio,
Egli che lega i cori
In dolci, e casti amori.