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Bettina. Abbia pazienza altri due minuti.

Alfredo. Intanto che si aspetta, si fa una bella cosa?

Gino e Ida (insieme). Sentiamo.

Alfredo. Si ripete fra noi tre quella bella scena della commedia, dove il figlio riconosce sua madre?

Ida. Ripetiamola davvero.

Gino. No, no: io voglio prima ripetere alla Bettina il discorso che ha fatto il brillante, quando è venuto sulla scena in maniche di camicia. Vuoi sentirlo, Bettina? (si leva la giacchettina, la butta sul canapè, e rimane in maniche di camicia).

Bettina. Perchè si è levata la giacchettina?

Gino. Perchè voglio farti vedere il brillante tale e quale.

Bettina. Io non voglio vedere tanti brillanti. Io voglio che si rimetta subito la giacchettina. Ma non lo sa che a questi freddi potrebbe prendere un’infreddatura come nulla?

Gino. Un’infreddatura? non mi parrebbe vero di prenderla. Almeno il babbo mi comprerebbe le pasticche di lichene.

Ida. Vergognati, ghiottonaccio!

Gino. Mi piacciono tanto le pasticche di lichene!... E, invece, a farlo apposta, non infreddo mai. Si vede proprio che sono nato disgraziato! (rimettendosi la giacchettina).