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― Che vuoi che il premio lo diano a te?
― Sarebbe dato benino, e non canzono!
― Ma di che premio parlate?
― Delle cento lire, che daranno domenica sera al teatro Pagliano....
― A chi le daranno?... ― domandò Pierino spalancando gli occhi.
― A te no dicerto. Ma forse a me.... ― disse Cesare.
― E a me ― soggiunse Orazio.
― Che andate in maschera, voialtri?
― Lo dicono.
― E dove andate?
― Al teatro Pagliano.
― E quando?
― Domenica sera.
― Oh bene! oh bene! ― gridò Pierino. ― Allora ci vengo anch’io.
― Ma zitto! E non dir nulla a nessuno: specialmente alla mamma.
― Per chi mi avete preso? per una spia?
― A proposito! ― disse Cesare ― come ci dovremo mascherare?
― Io non lo so ― disse Pierino.
― Neanch’io ― soggiunse Orazio.
― Silenzio tutti! M’è venuta in capo una bella idea! Ma proprio bella....
― Sentiamola.
― Ditemi, ragazzi: le volete davvero queste cento lire?
― A me mi pare che tu ci canzoni....
― Io non canzono nessuno. Le volete, sì o no, queste cento lire?