Pagina:Commedia - Inferno (Buti).djvu/225

Da Wikisource.
   [v. 13-21] c o m m e n t o 181

perfluità d’acqua, contra la commessazione et ebrietà; l’acqua tinta, che significa sozzezza, contro la lautizia1 del goloso; neve che significa freddura, si conviene alla ghiottornia che è stata contra la carità; la grandine grossa contro alla scurrilità che à usato lo goloso inverso il prossimo; la puzza si conviene al fetore del goloso; lo demonio Cerbero; cioè lo tentatore di sì fatto peccato, si conviene per tormentare lo goloso: imperò che sempre la coscienzia de’ peccati tormenta li dannati. Cerbero s’interpetra divoratore di carne: assomigliato al cane, perchè lo cane è animale divorabile; con gli occhi vermigli, che significano l’ardore del desiderio del goloso; con la barba unta, che significa la ghiottornia, et atra che significa la sozzezza; col ventre largo che significa la voracità; con le mani unghiate che significa la rapacità. Graffia li spiriti, ingoia e disquatra. Finge l’autore questo in vendetta della scurrilità che ànno operato verso altrui; l’abbaiare sopra loro, è per vendicare lo vano parlare; le tre gole si convengono, perchè di tutte le tre parti del mondo2 vanno all’inferno, per lo peccato della gola, sicchè sopra ciascuna gente grida questo demonio: imperò che la coscienzia del peccato grida contro a ciascuno, come detto è che la coscenzia del peccato grida contra li dannati. Et ancora si può dire che finga tre gole a Cerbero per le tre golosità che ànno avuto nel mondo; cioè di vivande, di confetti, e di vini. Che la gente sia sommersa, e a vedere, o vero a piacere, si conviene, perchè nel mondo sono stati pur terreni e dati alle cose vili; per essere scalcati, si risponde alla loro vilipensione; urlare risponde alla inetta letizia ch’ebbono nel mondo. Et allegoricamente queste cose à finto per quelli del mondo, i quali sono continuamente nelli predetti tormenti: imperò che continuamente sono in iscurità li golosi, continuamente giacciono in terra per vilipensione, sopra loro viene3 pioggia; cioè superfluità, la quale è di grandine grossa, che significa obgiurgazione4 e villania, che fa il goloso contra il prossimo; d’acqua tinta che significa sozzezza che pone a sè il goloso; di neve che significa freddezza d’ogni carità in verso il prossimo: chè lo goloso ogni cosa vuole per la bocca sua; e questa è eterna perchè mai non à fine ne’ golosi ostinati; maladetta perchè non è, se non a male; fredda perchè li fa freddi d’ogni amore e carità; e greve, perchè la golosità dà gravezza all’anima e al corpo d’ogni bene aoperare; e mai

  1. C. M. contra la letizia o perchè si conviene all’immundizia del goloso;
  2. Ora che le parti del mondo sono cinque, le tre gole di Cerbero non risponderebbero a codesta interpretazione. E.
  3. C. M. sopra loro cade nieve, pioggia;
  4. Il Vocabolario à obiurgazione e potrebbe accogliere anche obgiurgazione, perchè la j de’ Latini si cambia sovente in gi. E.