Pagina:Commedia - Inferno (Lana).djvu/100

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— 90 — utilità dee precedere allo privato utile, digna cosa è che nella magione di tutti la intelligenzia di questa opera spanda il suo odore acciò che colui che è esperto meno s’affatichi, e ’1 puerile ingegno col sovvenimento di chiara esposizione quel nutricato con un latte di ragione cresca in conoscimento della scrittura, e di grado in grado il giovane, imparando, uomo perfetto divenga. E però che nel fabbricare ciascuno artificio molte volte si convengono usare piiì strumenti, useremo in quest’opera li officii di quelli misterii, colli quali nella letterale scienzia si vuole lo intelletto de li studianti al conoscimento de l’artifiziosa letteratura drizzare e informare, li quali sono questi. Il primo è l’ordine ’1 quale ciascuna cosa modifica e ordina, il qual in ciascun passo con regola di continuanza le cose precedenti giunge alle seguenti. Appresso è la divisione, per la quale la dottrina più legg-ermente s’apprende all’animo di colui che legge; più si muove la mente ad intendere, più diviene chiara, e più artificiosamente la memoria si riforma. Poi la natura di che la cosa pertratterà si definirà, altrimenti se alcuna parola dubia nel testo apparirà per lo beneficio della chiosa diverrà chiara. Ora convenevile cosa è, e anco utile, o vero necessaria, primamente fare onore a tanto autore richiedendo del suo nome e del suo essere che la materia o vero subietto de la sua presente opera, che fu la sua intenzione, per la quale tanta fatica imprese, e la cagione che a ciò fare ’1 mosse, qual è utile ai leggenti, ed al titolo del libro, ed a qual parte di filosofia è sottoposta questa opera, di quelle cose che si sogliono domandare nel cominciamento delle esposizioni dei libri. L’autore di questa bellissima opera fu Dante de li Allighieri di Fiorenza, uomo di g-rande scienzia e di nobilissimo ingegno, da la inventiva di preziosissima memoria, nutricato di filosofia e di sapienzia, ed insegnato di onoranti poetiche. Questo seppe tutte le liberali arti, morali e naturale, filosofia e teologia, come si mostrerà di ciascuna sponendo il testo; di nobile e antica nazione, come tocca quivi «facciali le bestie Jiesolane strame» cap. XV de la prima eantica — fronda mia ecc. quivi — E così riposato e così bello, ecc. cap. XV de la terza cantica. Fu la materia overo subietto de la presente opera lo costume de li uomini, o vero vizii e virtù; o, secondo che alcuno chiosatore dice, lo stato delle anime dopo lo temporale mondo: la quale universalmente è di tre condizioni, si coni’ egli fa tre parti del suo volume: la prima parte de le anime desperate, che sono in Inferno, la seconda de le anime che sono in pene di Purg-atorio con speranza di venire a le beate genti, la terza de le animo che sono ne la gloria del Paradiso. Overo el subietto di