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INFERNO. — Canto IV. Verso 59 a 72 141


     Israel con suo padre, e co’ suoi nati,
     E con Rachele, per cui tanto fe’, 60
Ed altri molti; e fecegli beati:
     E vo’ che sappi che, dinanzi ad essi,
     Spiriti umani non eran salvati.
Non lasciavam l’andar, perch’ei dicessi,
     Ma passavam la selva tuttavìa, 65
     La selva dico di spiriti spessi.
Non eravam di lunge molta via1
     Di qua dal sommo; quand’io vidi un foco,
     Ch’emisperio di tenebre vincìa.
Di lungi n’eravamo ancora un poco,270
     Ma non sì ch’io non discernessi in parte,
     Che orrevol gente possedea quel loco.


  1. V. 07. Verso bellissimo e giustissimo del Cortonese che mi corregge anche il v. 70.
  2. V 68. Witte accettò sonno che è anche in undici mariani ne’ tre cortonese e in altri, e il Lana li aiuterebbe, ma qui parlasi di luogo, della sommità della valle.




V, 59. Cioè con Jacob e con Isaac, e con Rachele moglie del ditto Jacob e figliuola del ditto Laban, per la quale lo ditto Jacob cotanto fe’, cioè che servì lo ditto Laban XIV anni por averla per moglie, e così l’ebbe. E puossi referire alla ditta Rachele, che è interpretata contemplativa, e a Divid preditto che è cantore dello Spirito Santo, e compuose lo Salterio, in lo quale sono molti psalmi di grande contemplazione.

61. Qui conclude in universali: E altri molti, cioè profeti, ed altri giusti, li quali aveano debitamente adorato e observato la legge di Dio. E soggiunge, com’è ditto, che fino a quel termine di tempo non era beato alcuno della spezia umana, e questo avenìa perchè non erano recomperati per Cristo dal demonio, in le cui mani erano caduti per lo peccato di Adam primo nostro padre. Venne Cristo glorioso e ricevette morte per salvare, e cosi fe’: sichè dopo tal morte si salvò la spezia umana.

64. Segue suo poema mostrando come molti erano in tale stato, e quasi così spessi come sono li àlbori nella selva; e però a dichiarazione di tale metafora dice: la selva dico di spiriti spessi.

67. Segue lo poema; poscia che ha ditto di quelli che sono nel luogo tenebroso, or dice di quelli ch’hanno dalla giustizia di Dio lume, perchè di loro suona in lo mondo alcune lode. E dice che non era ancora passato molto spazio di tempo per loro, dachè elli si dessidò, ch’ello vide una lumiera, la quale vincea quell’emisperio di tenebre (emisperio è quella parte dell’aiere e del cielo che si può vedere), altro non vuol dire se non che quello luogo era luminoso. Per la qual visione, avegna ch’elli fusse ancora di lunge, elli pure discernea che quelli cotali erano persone di grande autorità, e di onorevile condizione pure alli suoi atti.