Pagina:Commedia - Inferno (Lana).djvu/166

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VI.


Poscia che ha trattato nel precedente Capitolo delli lussuriosi li quali hanno messa la ragione sotto la volontà per concupiscenza di carne, qui intende trattare di quelli che sottomettono la ragione per vizio di gola, lo qual vizio, come apparirà, non solo offuscar anima cioè lo intelletto e ’l cognoscimento, ma eziandio lo corpo dannifica sì in vivere virtuoso come in abreviarli la vita. Ed è da sapere che circa lo ditto vizio sono da notare quattro cose. La prima è una delettazione universale, la quale estrae lo intelletto dell’uomo dalle speculative e scientifiche cose e rendelo solo attento e sollicito alle corporali.

La seconda è che si pecca in lo detto vizio secondo la qualità de’cibi, che quelli che sono in tal parte corrotti pongono tutta sua sollecitudine e intento in tale qualità, e chiamalisi volgarmente ghiotti.

La terza è che si pecca in lo detto vizio secondo quantità, la quale quantitade eccede e sovravanza alla debita misura; e questi sono volgarmente apellati lupi overo devoratori.

La quarta cosa in che si pecca in lo detto vizio si è in continuazione, li quali sono li corrotti in fare biastemmia che mai non interpolano nè amezzano altra cosa.

Le quali quattro cose tocca l’autore allegorizzando nel presente capitolo. E prima mette li peccatori essere stimolati e tormentati da diverse qualitadi di vapori congelati sicome neve, grandine, piova etc, e da fetore con puzza: le quali pene s’opponeno alla delettazione universale ch’ebbero nel mondo di diversi cibi e odoriferi.

Secondo pone Cerbero essere in quello luogo fiera: il quale Cerbero fu re di...1 e fue molto corrotto nel vizio della gola; e però lo pone cogli occhi rossi a similitudine di bragia sicome aviene a’golosi, ai quali comunemente per lo soperchio bere e mangiare si li getta una superfluità di umori sanguinolenti nelli


  1. Non è stato possibile trovare il nome della regione che qui manca; il CodPalatino ha questo — il qual Cerbero fu uno diane del Re di Mossina nomato Orco. — Ma queste parole nomato Orco, quantunque dello stesso carattere, sono scritte sopra una raschiatura di altra scrittura, di cui non rimane traccia, segno chiaro che l’originale avea parola cosi male scritta, che i primi copisti non intesero. Quella Mossina fors’era Mosyne nell’Asia Minore. Valerio Fiacco nel V. degli Argonauti memora i Mossyni popoli della Colchide finitimi. Sono anche memorati da Senofonte e da Diodoro Siculo. Il Cod. di Bagno al vuoto primitivo, come nella Vindelina , porla di meno antica scrittura: de le strophite; dunque era delle Slrofadii Ma le Strofadi eran due isole fra Zacinto e Prole nel Jonio! Il Commento nominato l’Ottimo che ha tutto intero fatto al Lana questo proemio dice che Cerbero fu Re d’un regno ripartito..