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INFERNO. — Canto XI. Verso 36 a 54 227

     Ruine, incendi e toilette dannose:
Onde omicidi e ciascun che mal fiere,1
     Guastatori e predon, tutti tormenta
     Lo giron primo per diverse schiere.
Puote uomo avere in sè mano violenta 40
     E ne’ suoi beni: e però nel secondo
     Giron convien che senza prò si penta
Qualunque priva sè del vostro mondo,
     Biscazza e fonde la sua facultade,
     E piange là dove esser dee giocondo. 45
Puossi far forza nella Deitade,
     Col cor negando e bestemmiando quella,
     E spregiando natura e sua bontade:
E però lo minor giron suggella
     Del segno suo e Sodoma e Caorsa 50
     E chi, spregiando Dio, col cor favella.
La frode, ond’ogni coscienza è morsa,
     Può l’uomo usare in colui che si fida,2
     E in quello che fidanza non imborsa.


  1. V. 37. Il Wite non visti i Commenti fu meno presto a scansar gli errori. Il R. testo e Commento con altri Cod. testuali ha Onde omicidi; e cosi i due membranacci parmensi, il Bg; BP e i tre universitari bolognesi II cod. Land, il BS, parmigiano, il 18 e la Vind. pessimamente Odii, omicidii, contrario al buon senso. Il Witte che segui la Crusca è da scartarsi, la R. da accettarsi.
  2. 53. Passo anche questo controverso. Il Witte scrisse In colui che ’n lui fida, ed ebbe il Cod Laur. XC, 121 e il Land. BS, BU, BV, e forse in antico i frammenti dell’Università bolognese corretti poi, empiendo un vuoto si come lesse la Vindelina; la quale testo e commento accordati col R. 1005 ha come io tengo, lo tengo che si fida , perchè ’l verso è migliore, perchè nessuno tenta frodare se non chi per indolente è fidente, e perchè sta bene sopra ’l verso che segue. Il si fida è indeterminato, e sui generali; in chi fida è determinat, è particolare e contro il senso.




37. Qui dice in comune che ’l primo circoletto è di persona di tal condizione.

40. Cioè biscazzare e gittare altrui disordinatamente. Questi sono nel secondo circoletto.

43. Qui replica li predetti del secondo circoletto.

46. Questi sono quelli che biastemmiano Dio e che ’l negano in suo detto.

48. Cioè questi che sono centra natura, come sodomiti e Caorsini: e questi sono messi nel terzo circoletto più basso di questi tre primi.

52. Poscia ch’ha detto e distinto di quelli che commettono ingiuria e forza, intende mo trattar di quelli ch’è sovra, cioè commettono fraude, e dice che si può commettere in colui che si fida, ed eziandio in colui che non la imborsa, cioè in colui che non si fida.― Questo modo, cioè colui che ingiuria con frode in questo