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274 INFERNO. — Canto XIV. Verso 115 a 132

Lor corso in questa valle si diroccia: 115
     Fanno Acheronte, Stige e Flegetonta;
     Poi sen van giù per questa stretta doccia
Infin là ove più non si dismonta:
     Fanno Cocito; e qual sia quello stagno,
     Tu lo vedrai: Però qui non si conta. 120
Ed io a lui: Se il presente rigagno
     Si deriva così dal nostro mondo,
     Perchè ci appar pure a questo vivagno?
Ed egli a me: Tu sài che il luogo è tondo,
     E tutto che tu sii venuto molto 125
     Pur a sinistra giù calando al fondo,
Non se’ancor per tutto il cerchio volto;
     Perchè, se cosa n’apparisce nova,
     Non dee addur maraviglia al tuo volto.
Ed io ancor: Maestro, ove si trova 130
     Flegetonte e Letè, che dell’un taci,1
     E l'altro di che si fa d’està piova?2


  1. V. 131 Conservo Letè perchè con Letèo che pur si trova, in altri codici; il verso avanza d’un piede, e se dice Flegeton e Letèo si mi taglia il respiro Letè rappresenta ottimamente il Lethe, originario.
  2. V 126. Witte seguitò Foscolo e ha autorità nel BF, ma quel suo più, ch’è di varii codici non dà perspicità alcuna, senza che quel più col successivo giù mi sona male. Il pur che sia per anzi ha ben migliore espressione e maggior foiza e l’ha il Laur XL, 7, e il BV, e che più importa il Boccaccio nel suo Commento Pure può essere preso per cuntinuo sempre; ma più che varrebbe?




umano hanno usato disordine. Poi descende per l’ultimo quarto e termina nel centro, ed è appellato Cocito, cioè congelato, nel qual la giustizia di Dio li pessimi suoi nimici martiria.

Nabuccodonosor tenne presso lui Daniello ed ave con lui spesso consiglio. Or dice l'autore: tacendo divenimmo là dove un fiumicello ci apparve, lo quale collo suo rossore tanto spavento mi mise, ch’ancora mi raccapriccia, cioè me ne arriccio.

V. 121. Ed io a lui. Qui fa questione Dante se questo fiume, lo quale per diversi siti ha diversi nomi, fa suo processo dal mondo, com’è ciò ch’ell’è pur da questo vivagno? cioè da questo lato che non lo troviamo pur mo di nuovo.

124. Qui risponde Virgilio che ben procede dal mondo; ma elli tutto che sieno discesi per cotanto spazio e tutta volta a sinistra, non hanno ancora dato una volta al tondo: e però può esser cosa nuova a loro in quella parte del mondo ch’è lì non ancor veduta

130. Qui domanda Dante Virgilio: questo fiume per diverso sito cambia nome, in che parte troveremo noi là dove ell’è appellato Flegetonte? e dove trovaremo Lete che è un altro fiume? che tu taci di loro e non li mentovi.