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288 INFERNO. — Canto XVI. Verso 15 a 23

     Disse; a costor si vuole esser cortese:1 15
E se non fosse il fuoco che saetta
     La natura del luogo, io dicerei,
     Che meglio stesse a te, che a lor, la fretta.
Ricominciàr, come noi ristemmo, ehi!*
     L’antico verso; e quando a noi fur giunti, 20
     Fenno una ruota di sé tutti e trei.
Qual solcano i campion far nudi ed unti ,
     Avvisando lor presa e lor vantaggio,

  1. V. 15. Il Cod. Cort. e il maggior perugino, e altri hanno si conviene in vece di si vuole che è dei più e illustri e che io tengo come dato anche dal Lana.




V. 16. Quasi a dire: se 'l suo petto non fosse sì orribile, io ti ordinerei che fossi andato per proprio moto a soddisfarli.

19. Dice com’ elli e Virgilio riflettenno che quelli tali venìano dicendo: eu! cioè lamentandosi; eu, interjectio dolentis. E soggiunge: l'antico verso, cioè che continuo vanno biscantando tal nota1.

20. Or nota lo pulcro modo che poetando pone Dante, ch’ebbe destro di parlarli ed elli a lui. Elli erano sudditi e sottoposti al movimento e non poteano per niuno modo arrestarsi, perch’erano spronati dalla giustizia di Dio, e Dante non era adatto a poter loro tener drieto. Sich’elli pone che quando li furono dritti, ellino tre feceno un ballo di loro, e sovra lo centro di tal ballo si volgeano all’usato movimento: e cosi si segue ch’elli non eschino del moto e non si dilunghino da Dante andando intorno al detto centro e continuo insieme.

22. Qui esemplifica al lettore acciò che meglio s’intenda che elli pareano si come li campioni messi nelli steccati, che toglion la battaglia mortale senza arme, cioè nudi. Circa lo quale esemplo è da sapere che in molte parti del mondo quando questione è che pesi tra due, e le parti non abbiano scritti over testimonianze a sufficienza, elle si sottomettono a volere che la ragion si cognosca in battaglia mortale, cioè che l’uno s’armerà e l'altro, ed entreranno in uno steccato over stellata, e tante se ne daranno, che l'uno d’essi si chiamerà per vinto, e allora l’altro avrà vinta la questione. Or fu già tempo che quasi ogni questione si determinava per questo modo, sì ch’era ordinato per la comune signoria ed eletti alcuni uomini di fortezza e di persona oltra lo comune essere, li quali per pregio tolleano le predette battaglie giudicate. Sichè le parti veniano a questi; l'una dicea all’uno; tu serai per me; l’altra dicea all’altro: e tu serai per me. Costoro, sicom’era usanza, tolleano tal duello a fare. Or se la questione era di grande affare, questi sì s’armavano con arme da offensione e da diffensione, o similemente fa

  1. Questa glossa dà ragione a chi in Dante lesse ehi, hey, voci di dolore. Il R. e la Vind. come il Cort. il Perug. il Cass. e altri e altri, hanno ei, il Lana traduce il dantesco ed è ragione nuova.