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INFERNO. — Canto XVIII. 313

In la quarta bolgia punisce li indovinatori, erbarii ed incantatori, li quali hanno voluto nel mondo sapere quello che dee avenire, e fatto sotto nome di costellazione prestigi, esservazione e giudicii, li quali sono contra Dio e la sacra Scrittura; e però li punisce con le faccie volte di drieto sicome hanno voluto provedersi inanzi, così la giustizia di Dio li fa guardarsi indrieto.

In la quinta bolgia punisce li barattieri, li quali hanno con fraude barattato lo prossimo; e punisceli in pegola, e molto soprastanti da demonii, li quali siccome turpe hanno osservato al prossimo, così sono puniti in pegola, e molto spesso graffiati da demonii; siccome funno solliciti a barattare, così gli ha sollicitudine che siano continuo in pena.

In la sesta bolgia punisce li ipocriti, li quali sotto velame di santitade ascondono l’impie fraudelenzie ed inganni; punisceli con cappe foderate di piombo, le quali molto li caricano, come apparirà nel testo, e di fuori non appaiono cappe pesanti, in per quello che sicome lo loro difetto fu ascosto, così la sua pena non appare.

In la settima bolgia punisce li ladroni, li quali hanno sotratto lo bene del prossimo per latrocinio; ed apenali con serpenti, in per quello che ’l serpe è velenoso animale e per paura dannifica con malizia li altri animali: così li ladri con malizia per segreto modo perch’hanno sempre paura, commettono danno al prossimo.

In l’ottava bolgia punisce li ingannatori, li quali con grande sagacità e sottilità d’ingegno hanno peccato in prossimo. Ed è differenza da questi a quelli che si puniscono in la seconda bolgia in queste, che quelli che sono nella seconda bolgia commettano fraudolenzia perchè se li segue alcuno benefìzio e utile, ma questi dell’ottava la commetteno per propria sagacità e malizia. Punisceli in fiamme di fuoco, perchè sicome la sagacità dello ingegno è sottile e penetrativa, così la fiamma del fuoco è sottile e penetra e consuma.

In la nona bolgia mette quelli che sono seminatori di scandalo e di rissa tra le persone, ed anche li scismatici; e punisceli tutti impiagati e dipartito l’un membro da l’altro. E questo fa, che sicome elli disgiungeno le persone per sua seminazione di scandali, ed anche disgiungeno li principali membri della Chiesa di Dio, così per pena respondente a tal vizio li impiaga, e falli nelli suoi esser disgiunti.

In la decima ed ultima bolgia punisce li alchimisti e falsificatori di monete, li quali con sue fraude fanno parere uno metallo altro che non è; ancora le monete che sono trovate a comune utilitade, e per conservare giustizia e fideiussoria, falsificano. Punisceli con diverse e puzzolenti, over fetide, malizie; che sicome a salvazione e bene fu trovata la moneta, e per soccorrere lo bisognente in ogni caso a questa vita, così colui che la falsifica, dalla giustizia di Dio è punito in quello fetore e grandi pene con puzzo, come s’affae atale offesa.

Poich’è ditta la intenzione dell’autore, si è da esporne lo testo.