Pagina:Commedia - Inferno (Lana).djvu/33

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davano come di proprio, sapendo benissimo che era del Lana. E ha il Parigino al v. 69, e. XIX dell’Inferno che Cicilia si teneva ancora da Don Federigo che vuol dire che dunque scriveva prima del 1337 in cui quel principe morì. Amendue s’intitolano Jacopo figliuolo di Dante, amendue hanno lo stesso modo d’annunciarsi: ci è da stare con quelli che credono impostura il proemio e la data e ritengono per retto che Jacopo scrivesse della Commedia del Padre ma in versi, e di vero sono parecchi capitoli in terza rima che gii si vogliono in molti Codici attribuire, e sono eziandìo nell’Ambrosiana.


Ora accertata l'antichità del Lana conviene accertare la sua italianità, la quale fu messa in dubbio da gente poco attenta, e il dubbio non isciolto neppure dal Zambrini pregiatissimo nostro Presidente.

Questo Commento laneo copiato e ricopiato, tradotto e ritradotto, e da traduttori e da copiatori interpolato e ingrossato, non si trova col nome del suo autore in altro Codice fuorchè nel Riccardiano 1005 (Riccardiano e Braidense lo ho già detto) il quale è di scrittura antica molto, quadrata, e nelle iniziali del testo e del commento alluminata e allegoricamente figurata (quasi sempre, con molto spirito nelle ligure intere, con molta verità nelle teste. Al XXXII del Purgatorio è una composizione di tre figure: il re di Francia in trono col papa, e dietro il trono l'imperatore loricato e coronato, che coprendo col suo scudo il pontefice, trapassa di spada il collo al re francese: commentatore e alluminatore non dissentivano punto dal Poeta. Batines afferma che è la più antica scrittura del Commento che abbia veduta, ma lo scrittore, che fu un Maestro Galvano, postillò le rivolture di Mantova coll’e mo a presente ne signori quigli da gunzaga; che vuol dunque dire ch’e' dopo il 1328 scrisse quei due volumi, i quali io ho augurato e promosso al Ministro di Stato per la pubblica istruzione il 12 aprile del 1865 e poco poi e or ora, che non restino più oltre così divisi e lontani con inutile disagio degli studiosi. La loro separazione dev’essere antica perchè il Codice di Brera è coperto di pelle camosciata di color cenerigno e ha l'impronta di borchie, di spigoli e di fermagli metallici stativi un tempo; il