Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/121

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CANTO I. 20. Tal mi fece la bestia senza pace, Che, venendomi incontro, a poco a poco Mi ripingeva là dove il sol tace. 21. Mentre ch'i' minava in basso loco. Dinnanzi agli occhi mi si iu offerto Chi per lungo silenzio parca fioco. 22. Quando vidi costui nel gran diserto, ' — Miserere di me (gridai a lui), Qua! che tu sre, od ombra od uomo certo. — 23. Risposemi: — Non uomo; uomo già fui: E li parenti miei furon lombardi, E mantovani per patria amendui. 24. Nacqui sub Julio, ancor che fosse tardi; E vissi a Roma sotto '1 buono Agusto, Al tempo degli dei falsi e bugiardi. 25. Poeta fui, e cantai di quel giusto Figliuol d'Anchise, che venne da Troia Poi che '1 superbo Ilion fu combusto. 20. (L) Ripingeoa. Rispingeva nel bujo. (SL) -Tace Jer. Thr. ,11,18: Né taccia la pupilla delVocchio mio. Ma , VI : Loca nocìe sikntia late. - Il : Silentia Lunw. (K) Pace. JSel Conv. dimostra le ricchezze essere d' inquieiudine perpetua cas;ione. — Tace. Sap., V. 6 : Errammo d dia via di verVà , e il lume di giu'ifizia non riipìeudetle a noi, e il sole 'iella infe.lligenza a noi non nacque. Eccli.. XX', U : La via de' peccanti. . nella fine loro, abisso e tenebre e pene. 2i. (L) Chi : un che. (SL) Rainava. Os. , XIV. 2 : Corruiiti in iniqnitafe tua — Of- ferto /Eo., Il : Mihi <ee ocuUs... vi- denimm obtulit. — Fioco 'otn'om- bra. iEo., VI (dell'omb'-^): Pars tol- lerevoiem, Exiguam -U'ubxBque %i- lentei. - Silenìwn pcenat. perchè Viri/Uioe le antiche If-tiere da lungo tempo tacevano, taceva la scienza na- turale, che Dinte slimava ajutatrioe alia scienza divina. Chi, dopo tacere luneo, si prova parlare, sentesi che ha taciuto. 22. (L) Certo : reale. (SL) Qual che. ^n, I : quam te mem«rem , virgo? namque hand libi vultui Mortalis, nec vox homi- nem sonai. Dea certe.,. Sis felix , nostrumqui'. leves, qucecumque, labo- rem — Miierere Enea alia Sibilla , che lo conduceva all'Eliso: Alma, precor miserere 'Mn.. VI). (F) Diserto. Deserto in una lettera ialina e chiamata l' Italia alla mano de' Guelfi. 23. (SL) Lombardi. Rammenta il gran Lombardo (Parad , XVI D, Sca- ligero, speranza di Dmte e dell' Ita- ila ghibellina E ghibellina era gran parte di Lombardia. 24. (L) Sub : sotto Cesare , poco prima delia sua Qne. — Aguste : Augusto. — Dei: Paganesimo. (?L) Agusto Agusfmo nel Con- vivio. (F) Bugiardi. \ug.,deMen., IV: Dire il 'àlio per ingannare, è bugia. Può dunque la fals là essere s^^nza fiugia. Som . in Jer^-m , Vili : Men- zogna è ^piegato per Holo GV Holi dicon<i mendaci in quanto la falsa opinione degVidoUè contraria alla vera della divina unità. 25. iL) Gin lo : E<ieu. (."'L) Giusto. iEn., I: Mneas... qiio jnstior alter Nec pietatc fuit. E Dante reca nella Monarchia questo verso. — Venne. jGn., 1 ; Trojce qui