Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/291

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CANTO XIV. 15^ viene a cadere alla destra. Cosi nel poema ogni cosa, quanto ad uo- mo ò possibile, apparisce moderata dal freno dell'arte (1). & come il freno delV arte governi questa fantasia si potente , cel mostra la pittura di Capaneo, che, quandunque un po' più abbondante delle solite sue (2>, in vensetfe versi rincliiude più cose che non quella di Stazio in dugento settanta ; ed é tutta impregnata del succo di Sta- zio, come nel precedente Canto 1' altra di quel di Virgilio, ma con bellezze nuove, men nuove però di quelle del canto decimo, dov'è, somigliante a Capaneo, l' imagine di Farinata. Il Canto di Farinata, con quel misto d'orgoglio e di accoramento, d'ira civile e di patria pietà, di vittorie e di sconfìtta, con quel contrapposto tra il cittadino ferocemente affeituoso e il padre disperato, è da mettersi a paro, e forse sopra, al Canto di Francesca e a quel d' Ugolino. (1) Purg., XXXIII. V uvea si forte udito - ne' la più punito (2) Non par che curi- nonpar che* l -\ullo marlirio - la tua superbia - la maturi -par eh' egli ubbia... in disdc- tua rabbia - al tuo furor - poco par gno - stanchi il suo fabbro • buon VhL che' l pregi - gli suoi dispetti - di$pet* eano aiuta aiuta - parto di forza - non toso e torto.