Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/338

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202 INFERNO alle relazioni dell' uomo con sé e col prossimo , il peccalo contro Dio è uno speciale genere di peccato. Sempre i peccati contro Dio sono più gravi .... Bestemmiare è dir contumelia o parola di spregio in ingiuria del Creatore... Il nome di bestemmia importa una certa negazione (1) di bontà eccellente , e prin- cipalmente della divina (2)... La bestemmia deroga alla bontà divina con l' opinione o con la volontà detestante; può essere bestemmia del cuore (3) e bestemmia del labbro . . . La bestemmia che deroga allabontà divina non solo quanto alla verità dell' intelletto ma anche quanto alla gravità della volontà detestante j e che impedisce al pos- sibile l'onore divino ^ è bestemmia compiuta.... La bestemmia deroga alla carità. Con quest' ultima sentenza il gran pensatore vuol farci accorti che i vincoli delle anime singole coli' invisibile sono insieme vincoli sociali, e che 1' idea religiosa non può dalla civile mai essere separata. E però forse Dante sceglie per tipo de' bestemmiatori Capa- neo, il guerriero, assediatore di Tebe, il ministro di fraterna guerra. A questo Canto ho serbato appunto il parlare della pena del fuoco che quattro Canti prende , acciocché sia più chiara l' intenzione del Poeta, nella varia intensità d' essa pena. La sentenza evangelica del fuoco eterno (4) il Damasceno dichiara così : fuoco non materiale ; ma quale, Dio sa (5). E la Somma : Il fuoco è massimamente afflit- tivo per ciò che abbonda in virtù attiva; e però col nome di fuoco significasi ogni azione che sia veemente (6). Gregorio: Uno è il fuoco d Ila Geenna j ma non in un modo cruciati i peccatori, che ciasche- de no, quanto sua colpa richiede, tanto sentirà della pena (7j. E an- cora la Somma : Siccome V uomo allontanandosi dall' uno per il pec- cato, pose il proprio fine nelle cose materiali che sono molte e diverse, così da molte cose e in moltiplici modi saranno afflitti. In Dante, dun- que, bestemmiatori, soddomiti, usurai son puniti di fuoco perchè ful- mini piovvero sul disprezzatore di Dio , Lucifero; e fulminato fu Ca- paneo bestemmiatore sotto le mura di Tebe ; fuoco sopra Gomorra ; e r usura era da' vecchi canoni punita con fuoco. E un antico : Come fuoco che si distende è V usura. I violenti contro Dio sono supini, per ricevere tutta senza riparo la tìamma, e forzati a riguardare in alto la potenza che oflesero, im- mobilij quasi da lei continuo fulminati : i violenti alla natura , cor- rendo, per denotare l' inquietezza delle ignobili voglie, ma nei corso schermendosi alquanto dall' incendio piovente : i violenti nel prossimo per usura, che offendono insieme Dio e la natura, e l' arte, delle quali due creature di Dio abusano a inerzia spietata, se ne stanno ran- nicchiati in sé, per significare la grettezza inoperosa dell' avaro usu- raio ; ma appunto col porgere meno spazio alla fiamma e coli' aiuto delle mani per pure far prova di rinfrescarsi , hanno tormento men duro de' bestemmiatori di Dio. E stanno più basso degli altri, perchè 1' usura è cosa vile, e più confinante alla frode punita nelle bolgie di sotto ; laddove la bestemmia ha più del violento , e però è men lon- tana dalla sanguinosa selva de' suicidi. {\) Inf., XI: Far forza nella De ilad e, I, XIL Forse così Inlerprclavano quel Col cuor negando e beslcynmiando quello, di Giobbe: Devorabit cum ignis qui non (2) Ivi ; E spregiando natura e sua succcnt/rtwr (XX, 26). bontiide. (G) Sup., 97. (3) Ivi: Col cuor negando e beslcm- (7) Dial., I V. I»f. , XII :.... Si svelle miando. Del sangue più che sua colpa sortillc. (4) Matlh., XXV, 41. Inf., IX: £ e monimenti son più e men (6) Dara. , de ori. fid. j Aug. , Gen. , caldi.