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Pagina:Commedia - Inferno (Tommaseo).djvu/490

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INFERNO 26. Ma s' io vedessi qui l' anima trista Di Guido o d'Alessandro, o di lor frate; Per fonte Branda non darei la vista. .27. Dentro ci è 1' una già, se le arrabbiate Ombre che vanno intorno, dinon vero: Ma che mi vai, eh' ho le membra legate? • 28. S' i' fossi pur di tanto ancor leggiero Ch' i' potessi in cent' anni andare un'oncia, r sarei messo già per lo sentiero 29. Cercando lui tra questa gente sconcia, €on tutto eh' ella volge undici miglia, E man d' un mezzo di traverso non ci ha. 30. r son per lor tra sì fatta famiglia; Ei m'indussero a battere i fiorini Ch' avevan tre carati di mondiglia. — 31. , Ed io a lui : — Chi son li duo tapini Che fumman, come man bagnata il verno, Giacendo stretti a tuoi destri confini ? — 32, — Qui gli trovai, e poi volta non dierno (Rispose), quando piovvi in questo greppo ; E non credo che deano in sempiterno, 33. L'una è la falsa che accusò Giuseppo: L' altro è il falso Simon, greco da Troia. Per febbre acuta gittan tanto leppo. — Battista, dall* aìlra il giglio. — Per 29. (L) Mezzo : mìglio. eh': onde — SitAO : interra. (SL) Sconcia. Dav.: Grasso e 26. {L) Fonte Branda: limpida fonte sconcio tiomo divenne. — Non ci ha, di Siena. Rima con sconcia, come per li con (SL) Fra/e. Aghinolfo, terzo de' merli nel XX del Purgatorio. E nel- contì di Romena. Insieme con Guido l'Ariosto: Aver de'con verde. In Fran- Dante aveva combattuto per rientrare cesco di Vannozzo è un sonetto tes- in Firenze: poi la sua dappocaggine suto di tali rime, ali avrà reso imagine di tradimento. 30. (L) Carati. Ne metteva tre di Que'di Romena eran cugini aI conti rame in 24 che avevan a essere d'oro di Porciano che il Poeta nel XIV del puro. Purgatorio chiamerà bestie immonde (SL) [Carati. Vili.. VI, 54.] (P^'Hi, pacr. HO). 31 (SL) Confini. Nel Veneto sen- 27. (L) Una: Gviìio.'^ Legale: dal- tesi in questi confini per dire vici- l'idrope. nanzi di luogo, non limite di regioni (SL) Una Anon.: Questi conti e o poderi r» case. simili pò: enti attendono molto al fab- 3'2. (L) Dierno: diedero. — Greppo: bricare faUo., per difetto di moneta; ciglione, rialzo pietroso o no. — • Uea- peroch'elli non temano li Comuni d'in- no: diano. torno. 33. (L) La: moglie di Pulifarre. — 28. (L) Sarei: mi sarei. Leppo: fumo puzzolente.