Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/214

Da Wikisource.
   202 p a r a d i s o   vi. [v. 73-81]   

veleno da quelli Psilli 1 che ànno sigurtà contra ’l veleno, come li Celamatori 2; ma non valse niente. Con costui; cioè con Ottaviano, corse; cioè la insegna dell’aquila: imperò che Ottaviano andò poi per Siria infine al mar rosso, vincendo le genti e li popoli che erano ribelli ai Romani, infino al lito rubro; cioè infine a la piaggia del mare rosso; e debbiamo sapere che quel mare è rosso per lo terreno, non che l’acqua sia rossa. Con costui; cioè con Ottaviano, puose ’l mondo; cioè la insegna de l’aquila, in tanta pace: imperò che tutto il mondo obbeditte ai Romani, et in niuna parte aveano guerra, Che fu serrato ad Iano il suo delubro, Iano era lo dio della circuspezione e faceano li Romani la statua sua con due volti, cioè co l’anteriore e posteriore: imperò che chi è circuspetto considera non solamente le cose presenti; ma ancora le passate e le future. Alquanti dicevano che era lo dio dell’anno, e chi li dava due volti per lo nascimento del Sole e per l’occaso: imperò che, quando lo Sole si leva, pare illuminare lo mondo col volto d’inanti; e quando tramonta, col volto di rieto; e chi li dava quattro volti per li quattro tempi dell’anno, cioè primavera, estate, autunno e verno, e però lo chiamavano Iano, quasi Ianua e porta dell’anno, e quinde fu denominato lo primo mese dell’anno Ianuarius. Ma in quanto era iddio de la circuspezione, aveano li Romani fatto una statua con due volti nel campo Marzio con l’uno d’inanzi e l’altro di rieto, scritta con lettere dal capo ai piedi, che dicevano: O cittadini, prima diventati 3 ricchi, e poi virtuosi, li nacque questo errore di Iano re di Tessaglia, lo quale fu lo primo omo che facesse battere moneta, secondo Lucano. Et essendo molto circuspetto, li Poeti, volendoli compiacere, lo chiamorno iddio della circuspezione; e quinde venne 4, poi che la circuspezione l’iddii dierno, questo nome Iano sotto nome di deità. E pertanto nel principio dell’edificazione di Roma, dice Servio che Romulo, nella battaglia che ebbe co li Sabini, venuto a pericolo di perdere nel luogo che si chiamava Argiletum a Roma, chiamò l’aiuto delli iddii, et allora di quello monte uscitte sì fatta e grande voragine d’acque calde, che li Sabini furno costretti a dare volta, e camporno li Romani che non furno sconfitti; et allora Romulo edificò quine uno tempio, e volse che si chiamasse Iano, perchè a chi fa guerra è necessaria molto la circuspezione; et ordinò che in questo tempio stessono l’arme del comune, e che quando lo comune avesse guerra stesse aperto, e quando avesse pace stesse chiuso. Et altri dice che lo fece Romulo e Tacio re dei

  1. Psilli: popoli abitanti al mezzo giorno della Cirenaica fra i Nasamoni ed i Getuli, creduti capaci a guarire le morsicature dei serpenti colla semplice loro saliva o col solo tatto. E.
  2. C. M. Cermatori
  3. C. M. diventate
  4. C. M. venne poi che alla circuspezione li Romani dierno questo