Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/390

Da Wikisource.
     378 p a r a d i s o   xii. [v. 127-141]   

tuus, ut dicat qui me videt intumulatum: Quod sumus iste fuit, erimus quandoque quod hic est — ,e Pietro Spano; questo fu maestro Pietro di Spagna che fece li trattati della Loica che incominciano, Dialectica est ars 1 ec., et anco altre opere ne la santa Teologia, Il qual; cioè Pietro Spano, giù; cioè nel mondo, luce; cioè risplende: imperò che si vede la scienzia sua e vige la fama sua, in dodici libelli; questi furno dodici libri, li quali fece lo detto maestro Pietro Spano, Natan profeta; questi fu quello profeta che Dio mandò a David quando commisse lo peccato della moglie d’Uria, sì come appare secondo Regum; e l’autore lo mette tra questi dottori, perchè palesò lo suo peccato a David, come questi altri ànno fatto palese li vizi e le virtù nelle loro opere che ànno scritto, e ’l Metropolitano Grisostimo 2; questo fu santo Ioanni Boccadoro, lo quale prima fu cherico, cioè prete d’Antiocia, poi arcivescovo di Costantinopuli, chiamato Boccadoro per la sua eloquenzia. Questo fu figliuolo di Segondo e d’Antusa gentili persone, discepolo di Libano sofista, et uditore d’Andagato filosofo, et insieme discepoli con lui sotto Libano furno Teodoro che fu poi mobsuesceno vescovo, e Massimo vescovo di Sevoia e di Sauria. Et essendo compagno di Basilio capadoce fu fatto lettore in Antiocia, et allora fece libro contra li Iudei, e dopo poco tempo fatto diacono fece libro del sacerdozio et altri più libri et omelie molte sopra li Evangeli e le pistole di santo Paulo, et al suo governo fu commessa la Trazia e Ponto, et in Fenicia convertitte molti dell’iduli, e molti arriani 3 de’popoli cavò e ritornò a la vera fede, poi da la imperadrice Eudossia mollie d’Arcadio mandato in esilio, di dolore di capo e di febbre moritte; e chiamalo metropolitano, che tanto viene a dire quanto arcivescovo di città che à sotto di sè provincie alquante, et elli l’àe a governare, e li vescovi di quelle sono sottoposti a l’autorità e dottrina di lui, et a lui s’appartiene la solicitudine delle province, e però si chiama la città metropoli, cioè misura dell’altre città, e quinde si dice metropolitano, e moritte lo detto santo loanni Grisostimo nel 410, et Anselmo; questo fu santo Anselmo, fu di Canturia, città che ene ne le confine di Lombardia e di Burgundia: dato a le lettere, in breve tempo diventò sofficientissimo; e fatto monaco recense, chiaro di miraculi fu fatto priore, e poi vescovo fatto, scrisse molti libri, cioè lo eloquio d’Iddio, e monologio 1 della santa Trinità, libro 1, de la concordanza del libero arbitrio e prescienzia divina e predestinazione, e della grazia libro 1, della caduta del dimonio libro 1, del peccato originale libro 4, della incarnazione del Verbo libro 1,

  1. C. M. ars artium ec.
  2. Grisostimo, o Grisostomo vale Boccadoro da χρυσός oro στόμα bocca. E.
  3. C. M. molti populi arriani cavò d’errore e