Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/467

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a lo specchio; cioè a vedere se 1 ben s’imbendava, La donna sua; cioè del detto messer Bellincione, senza il viso dipinto; cioè senza aversi messo o biacca o bambacello; e così tocca l’onestà de le donne di quel tempo, per confundere la disonestà de le moderne. E viddi; cioè io Cacciaguida, quel dei Nerli; li Nerli furno antiqui gentili omini di Fiorenza, e quel del Vecchio; questi anco fu di grande casato gentile uomo, che si chiamavano li Vecchietti, Esser contenti a la pelle scoperta; cioè portavano indosso le pelli senza panno di sopra: non si facevano le guarnacce, nè i mantelli di scarlatto foderati di vaio, come si fa oggi, E le suo donne; cioè di quello dei Nerli e de’ Vecchietti vidd’io Cacciaguida esser contente, al fuso et al pennecchio; cioè essere contente di filare e fare quello esercizio che s’appartiene a le femine. Unde congratulando esclama: O fortunate; cioè avventurate e felici sì fatte donne! e ciascuna era certa De la sua sepultura; cioè di essere sotterrata a la chiesa sua, e non aveva paura d’essere cacciata di Fiorenza et andare per lo mondo e morire per le terre altrui, et ancor nulla; cioè de le donne fiorentine, Era per Francia nel letto deserta; cioè era abbandonata dal marito, per andare a stare in Francia a mercatantare, come si va oggi: imperò che li Fiorentini incominciorno ad andare in Francia dopo la sconfitta che ebbono li guelfi a Monte Aperti, poi che furno accumiatati e cacciati di Lucca dove erano ricoverati gli guelfi di Fiorenza, e fu questo nelli anni Domini 1263. l’una; cioè de le donne fiorentine che erano allora, veghiava a studio della culla; cioè del ghieculo dove teneva lo fanciullo, E consolando; cioè la fanciullino suo, ghieculandolo, usava l’idioma; cioè lo parlare che si fa da’ padri e da le madri ai suoi fanciulli, cioè: Nanna, nanna fante ec. Che; cioè 2 lo quale parlare, pria; cioè prima, li padri e le madri trastulla; cioè che li padri e le madri prendono diletto 3, procantando li loro figliuoli e pronosticando loro bene. L’altra: cioè de le donne fiorentine, traendo a la rocca la chioma; cioè tirando lo pennecchio a la rocca e filando, Favoleggiava; cioè parlava, co la sua famillia; cioè coi figliuoli e colle figliuole e co le nuore, De’ Troiani; cioè come vennono in Italia sotto lo guidamento d’Enea loro duce, e di Fiesole; che fu antica città, posta presso a Fiorenza in sul monte che si chiama Fiesuli, che fu disfatta per li Romani dopo la sconfitta di Catellina, perchè li Fiesulani li dierno aiuto, e di Roma: imperò che quelli Romani, che disfeceno Fiesuli, feceno Fiorenza dove

  1. C. M. se era bene imbendata, La donna
  2. C. M. prima, quando sono picculini li fanciulli, li padri
  3. C. M. diletto del parlare fanciullesco che si fa ai fanciulli, quando li addormentano nel ghieculo e procantano li loro filliuoli e pronosticano loro buoni vaticini. L’altra;