Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/480

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dicevano voi, avendo rispetto che, parlando a lui, parlavano al senato et a’consuli et a tutti gli altri oficiali; unde dice Lucano nel predetto luogo: Samque omnes voces, per quas iam tempore tanto Mentimur dominis, haec primum repperit aetas; e di quinde venne l’usanza che parlando ai signori, s’incominciò a dire voi, che prima ad ogni uno si diceva tu; e poi è tanto discesa questa usanza, che ad ogni piccola persona che noi volliamo onorare, diciamo voi; e però ben dice che Roma prima sofferie; cioè che si dicesse a Cesari, In che; cioè nel quale dire ad uno voi, la sua famillia; cioè di Roma, cioè li suoi cittadini, men persevra; cioè meno dura che tutte l’altre genti: imperò li Romani ad ogni uno dicevano tu, se fusse bene lo papa o lo imperadore. E Beatrice; ecco che manifesta al lettore come Beatrice li fece uno cenno, ch’elli addimandasse di quello ch’elli avea vollia di dichiararsi di messer Cacciaguida, ridendo, come fece Branguina 1 donna di Malaot a Lancellotto, quando era co la reina Ginevra tossendo; e però dice: E Beatrice; cioè la guida mia, che era un poco scevra; cioè separata da me; e bene finge ch’ella fusse uno poco separata da lui: imperò ch’elli era ora in altri pensieri, che quelli che sono ne la santa Teologia: imperò che era in pensieri di notificare in questo suo poema la sua origine e le condizoni de la sua città, che non è de la Teologia; ma fiuge che ’l faccia con cenno di Beatrice: imperò che bene permette la santa Scrittura che si faccino alcuna volta le disgressioni a le cose morali, Ridendo: imperò che con quello riso mi fece cenno, come tossendo Branguina a Lancellotto, parve quella che tossio; cioè Branguina che con messer Galeot 2 era allora, che la reina Ginevra era con Lancellotto, Al primo fallo scritto di Ginevra; cioè al primo fallo che si trova scritto nei Romansi de la Tavola Ritonda, che facesse la reina Ginevra con Lancellotto. E secondo che io òne udito dire, scritto è nei detti Romansi che la reina Ginevra donna del re Artu s’inamorò di Lancellotto, e sì per la piacevilezza sua e sì per la prodezza e bellezza sua; unde ella si manifestò al prince Galeotto e disse: lo so che tu se’ innamorato di Branguina donna di Malaot, se tu mi vuoi promettere di tenere credenza e far quello ch’io ti dirò, farò che verrai ad effetto del tuo desiderio; et elli liel promise. Allora li disse: Vedi, io sono innamorata di Lancellotto che è tuo compagno: se tu fai sì ch’io abbia mio intendimento 3, io farò, sarà che tu arai lo tuo; e Galeotto li promisse allora di farne suo potere. Et a la fine arrecate queste parti al fine desiderato, et essendo insieme la reina

  1. Nella Riccardiana conservasi un codice della Tavola Ritonda, ove codesta femina è chiamata Braguina e talora Blaguina. E.
  2. Galeot, ad imitazione dei Troveri. E.
  3. C. M. io farò sì, che tu arai