Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/731

Da Wikisource.
     [v. 79-96] c o m m e n t o 719

dicembre ultra circa infine a mezzo gennaio ultra circa, et allora è lo solstizio iemale, cioè le maggiori notti e li più piccoli di’ di tutto l’anno. Posta la similitudine, adiunge l’assimigliato, dicendo così: In su; cioè di sopra da me in verso lo cielo nono, che è lo primo mobile, vidd’io; cioè io Dante viddi, così; cioè come è detto della nieve, l’eter; questa è la parte suprema 1 de’cieli, adorno; cioè adornato, Farsi; cioè diventare, e fioccar; cioè a modo di fiocche di nieve per lo cielo andare, di vapor triunfanti; cioè di beati spiriti, che se n’andavano suso in cielo al cielo empireo a Dio, Che; cioè li quali, fatto avean con noi; cioè con Beatrice e meco, quivi; cioè in quello luogo, soggiorno; cioè dimoranza. E per questo dà ad intendere che elli, seguendo la dottrina de la santa Teologia, seguitando la fizione àe figurato che si li rappresentasseno quine, perchè quine volse, secondo l’ordine suo, trattare di loro. Lo viso mio; cioè di me Dante, seguia i suoi sembianti; cioè li atti e li costumi loro, cioè ragguardava colli miei occhi quello che facevano, E segui; cioè lo mio vedere li loro atti, finchè ’l mezzo; cioè la distanzia, che era in mezzo da me a loro, per lo molto; cioè per l’eccessiva distanzia e da non passare più suso, Li tolse el trapassar del più avanti; Onde; cioè per la qual cosa, la donna; cioè Beatrice, che; cioè la quale, mi vidde; cioè vidde me Dante, assolto; cioè sciolto e liberato, Dell’attendere in su; cioè del ragguardare pur in alto a quelli spiriti beati, mi disse; cioè disse a me Dante. Adima; cioè abbassa, Il viso; cioè tuo, e guarda; cioè pon mente, come tu; cioè Dante, se’ volto; voltandosi lo segno di Gemini, nel quale tu se’.

C. XXVII — v. 79-96. In questi sei ternari lo nostro autore finge come, ammonito da Beatrice, guardò in giuso; e dice quanto vidde di questa nostra terra abitabile e chente vidde Beatrice, dicendo così: Dall’ora, ch’io avea guardato prima; cioè da quella ora, nella quale io Dante avea ragguardato lo sito della terra, come Beatrice mi comandò, che fu detto di sopra nel canto xii, quando disse: Col viso ritornai per tutte quante ec. — , Io; cioè Dante, viddi mosso me; che era in Gemini, come fu detto di sopra, tanto quanto si move Gemini in sei ore: imperò che io girai una quarta del giro, che fa lo zodiaco intorno a la terra; e però dice: Io ec. mosso me; cioè Dante, per tutto l’arco; cioè per tutta quella quarta, che è quarta parte dell’arco tutto tondo del zodiaco, Che; cioè lo quale arco, fa; lo clima primo, dal mezzo; cioè dal mezzo suo, che si chiama coluro meridiano, dove è lo principio di Cancro, e lo fine del segno che si chiama Gemini, al fin il primo clima; che è verso

  1. C. M. Suprema dell’aire; ma qui si pone proprio per la parte di sopra all’ottava spera de’cieli