Pagina:Commedia - Paradiso (Buti).djvu/766

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22Forma, e materia coniunte e purette
     Uscir ad esser che non a via fallo,1
     Come d’ arco tricorde tre saette:2
25E come in vetro, in ambra et in cristallo
     Raggio risplende sì, che dal venire
     All’esser tutto non è intervallo;
28Così ’l triforme aspetto dal suo Sire3
     Nell’esser suo raggiò insieme tutto
     Senza distinzion nello esordire.4
31Concreato fu ordine e costrutto
     A le sustanzie, e quelle furon cima
     Del mondo, in che puro atto fu produtto.5
34Pura potenzia tenne la parte ima;
     Del mezzo strinse potenzia con atto
     Tal vime, che giammai non si disvima.6
37Ieronimo ne scrisse lungo tratto7
     Dei seculi de li Agnoli creati,
     Anzi che l’ altro mondo fusse fatto.
40Ma questo vero è scritto in molti lati
     Da li Scrittor de lo Spirito Santo,
     E tu te n’ avvedrai, se bene agguati;8
43Et anco la ragione il vede alquanto,9
     Che non concederebbe che i motori
     Senza sua perfezion fosser cotanto.
46Or sai tu dove, e quando questi Amori
     Furon creati, e come; sicchè spenti10
     Nel tuo disio già son li tre ardori.

  1. v. 23. C. A. avien ad esser
  2. v. 24. C. A. tricordo
  3. v. 28. C. A. del suo
  4. v. 30. C. A.distinzione in
  5. v. 33. C. M. Nel modo
  6. v. 36. C. A. divima.
  7. v. 37. C. A. Geronimo vi
  8. v. 42. C. A. se ben ci guati;
  9. v. 43. C. A. Ed anche la ragion lo
  10. v. 47. C. A. Furon eletti,