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dei re, perché si preservassero da putrefazione. — Qui allegoricamente la mirra si usa perchèi loro nomi si preservino dall’ oblio. Guerra punica esso vessillo aterro conculc&, oppresse I orgoio de li arabi i’ orgoglio africano o degli arabi che passaron I alpestre roccie che passaron le Alpi, quali dividono l’italia dalla Francia detro ad Annibale. Annibale superò le Alpi con molti stenti, perché tormentato dalle genti montane, vi perdette molto esercito, e specialmente gran numero di elefanti. Si dice che prima infuocasse, poscia bagnasse un monte di sasso con aceto, e lo perforasse per aprirsi più facile strada. Livio è il primo lodatore di Annibale, cui sembra maraviglioso, che si trattenesse sedici anni in Italia seguito da gente barbara, diversa di lingua e costume, di vita dissimile, e giammai tal gente non congiurasse contro di lui, come accadde a Cesare ed a Scipione. Siccome poi il regio flumePo nasce dalle Alpi predette, Dante per incidenza tocca la di lui origine così dicendo Po di che tu labi fiume Po, che discendi da quelle Alpi — Dante nient’ altro dice della guerra punica, che durò ventiquattro anni, e nel qual tempo si rese celebre Marco Regolo. Trionfi di due romani, 1’ uno che non ebbe pari in virtù, I’ altro in potenza. Scipione trionfò di Annibale e di Cartagine, e di lui si parlerà estesamente in appresso. Pompeo ,giunto agli anni dieciotto, ottenne dal padre un piccolo esercito, e con esso andò a combattere sotto di Silla, operando diverse guerre in Italia, in Sicilia, in Africa, in Ispagna, e liberando il mare dai pirati che lo infestavano. Esso menò tre maravigliosi trionfi, il primo dell’ Africa liberata dai pirati, vinto Domizio loro capo, e tenta redi Numidia protettore di Mario. Allora per la prima, volta fu detto Magno. Il secondo trionfo