Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/163

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canto

VII. 1?$5

peresempio nell’angelo e nell’ uomo. lumana creatura s avvantagia di tutte queste cose della libertà dell’arbitrio, dell’immortalità. L’uomo pel libero arbitrio è in condizione di maggior merito, perchè l’angelo non può peccare: e s una manca convien che cagia di sua nobilita e se perde una delle due sopraddette cose, cader deve necessariamente dalla sua perfezione. come l’una e l’altra perdette il primo padre: solo il peccato e quel che Sa disfranca il peccato solo le fa perdere, ossia fa perdere la libertà ed immortalità et falla dissimile al summo bene rendendola dissimile a Dio perche de lume suo pocho s imbiancha perché dalla grazia di Dio non è più assistita. P.ico, in quanto il peccatore è pur sempre per molti rispetti migliorestante per l’anima, che noI siano le bestie: in sua dignita mai non rivene e la creatura umana mai non ritornaallasuadignì tà, o primo grado di nobiltàsc non riempie dove colpa vota se in contrapposizione al pravodilettamento del peccato non riempie con proporzionata pena il vuoto clic lasciò la colpa nella serie delle opere meritorie con giuste pene contra I dilectar nostra natura quando peccho nel seme suo in Adamo tutta fu remota da queste dignitadi perché si rese mortale, e serva del peccato come di Paradiso fu scacciata quando fu scacciata dal parradiso terrestre. Adamo a ragione si paragona alla salamandra, che al dir (li Plinio, se sale sopra di un albero guasta i frtitti a modo di far morire qualunque ne gusti. ne retrovar poteasi Beatrice dimostra in questo luogo che I’ uomo non era per sè bastante alla riparazione dcl suo peccato. 5 tu badi sottilmentc se tu ben bene consideri per alcuna via sanza passar per un (li questi gradi cioè che Dio, o l’uomo riparasse il fallo dell’ uomo con uno dc’mezzi seguenti o cisc Dio per sua cortesia per pura bontà e clemenza dimesso havesse avesse perdonata