Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/167

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canto

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incorruttibili ed eterne: lo ragio e i moto de le luci sancle l’influsso, e poter delle stelle lira i anima d ogni bruto e delle piante de complexion polentiata l’anima sensitiva de’ bruti, e la vegetativa delle piante viene dalle stelle, ma la summa benignantia ma la bontà di Dio spira vostra vita sanza mezzo infonde nella nostra vita o corpo, senza mezzo di altra cosa creata, l’anima ragionevole e la innamora di se perché l’amore di Dio è l’amore naturale dell’anima si che poi sempre la dezira sicchè poi sempre desidera tornare al primo principio. Perchè poi Iddio sommamente buono e perfettamente beato fu ab eterno, e volle far l’uomo partecipe della stia beatitudine da non godersi che per mezzo dell’intelletto, giacché quanto più s’intende tanto maggiormente si gode, quindi infuso l’anima ragionevole perché jntendesse, ed intendendo amasse, ed amando possedesse, e possedendo godesse. Le anime sono associate al corpo, perché si somiglino a Dio, e meritino il vero e sommo bene. Il naturale appetito poi non permette che l’anima nostra sia pienamente beata, se non le si restituisca il corpo col quale operò, dovendo ogni opera godere di un premio, o soffrire una pena e quinci e dalle dette cose poi argomenta ancora nostra resurrection: per risurrezione s’ intende la ricongiunzione dell’anima col corpo nel giorno del giudizio finale se tu ripensi richiami alla memoria, e consideri a quanto diSSi della creazione del primo padre còme i umana carne fes. se allora fosse creata perfetta da Dio senza il mezzo del cielo, ovvero che prima del peccato era immortale, e quindi incorrultibile che li primi parenti intrambi fensi della qual carne furono formati Adamo ed Eva; i corpi dunque de’ beati torneranno ad essere incorruttibili, e saranno glorificati in Paradiso.