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paradiso

Paradiso si gietava per le spire in che piu tosto ognora $ ap. presenta congiunto coli’ Ariete scorreva per quei gradi o linee spirali dall’equalore al tropico dei cancro, nelle quali esso nasce all’ Italia nostra sempre più presto. Chiamasi spira, perché il giro, o rivoluzione del sole in ciascun giorno non è mai nello stesso punto; fa come il filo nel naspo o nel fuso. in che nelle quali spire ognora s appresenta piu tosto nasce più presto come sopra si disse. et io era con lui ed io era col sole ma non m accorsi del salire se non com om s accorge anzi il primo pensier del suo venir non mi accorsi per nulla imperocchè essendo l’accorgimento un pensiero, è impossibile che avanti al primo pensiero vi siaaccorgimento della di lui venuta. Se il sole pel suo splendore viene giustamente chiamato occhio del mondo, ministro maggiore di natura, reggitore di ogni produzione, come potrà nominarsi Beatrice più luminosa, più splendida del sole? E se il sole era così spiendiente quanto quel ch era Beatrice convenia esser lucente da se quanto le era necessità essere spiendiente nel lume ch’è superiore al sole dentro del sole dov io intrai doveva essere infinitamente splendida rispetto al sole, nel quale entrai non per color ma per lume paricente non per colore, ma per isplend ore quella che se scorge di bene in meglio che quanto più sale tanto è più lucente si subitamente che laclo suo non si porge per tempo così presto quanto è un istante, per- eh io I ingegno e I arte e I uso chiami si nol direi che mai s imaginasse ma credei’ possi e di veder se brami ma per quanto usassi d’arte e d’ingegno non potrei rappresentano, e se non si può immaginare, si può credere e desiderare di vederlo un giorno in Paradiso: E se le nostre fantasie son basse a tanta altezza non