Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/236

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paradiso

gni prodotto per trovai’ la gente troppo acerba a conversione per avere trovata la gente saracena troppo dura a convertirsi per non stare indarno e per tentare il profitto di altre conversioni. Quando a colui a Dio che a tanto ben sortillo che lo predestinò al sommo bene pia que di trarlo suo piacque di chiamarlo al cielo a la mercede al premio che merito nel suo farsi pusillo nel farsi tanto poco ed umile e I anima preclara e la di lui anima illustre si volle mover dal suo grembo dal corpo in cui era ristretta tornando al suo regno celeste e al suo corpo non volh altra bara e non volle la bara, ma solo esser coperto dal cielo: Negli estremi di vita interrogato da suoi fratelli dove voleva essere sepolto, rispose al Carnaio Cimitero de’ condannati fuori di Assisi, ed ivi difatto fu sepolto. Unsontuosissimo tempio in quel luogo fu poscia eretto, qual tempio tutti corrono a visitare non tanto per la magnificenza del luogo, quanto per la venerazione del sepolto. raccomando la donna sua piu cara la povertà, tanto a lui diletta moglie a fratri suoi ai suoi fratelli si come ajusti heredi come a lcgitliini eredi; ma perché un’ eredità può ripudiarsi se si ritiene dannosa, così alcuni la credettero tale eco- mando che i amassero a fede ed ordinò che le fossero fedeli J ‘ ed amorosan Tommaso ora scioglie i dubbi dì Dante, poiché terminando la vita dì san Francesco così aggiunge pensa oramai qual fu colui che fu degno collega san Domenico compagno di san Francesco nell’ ufficio di regolare e mantener la barca di Pietro in alto mar per dritto segno e preserarc la Chiesa dalle tempeste di questo mondo procelloso, diriggendola all’eterna felicità. E questi fu il nostro patriarca san Domenico, del ctii ordine era san Tommaso che parla, patriarca o principe di