Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/238

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CANtO Xl!. TISTO MODKRNO Sì tosto come I’ ultima parola La benedetta fiamma per dir tolse, A rotar cominciò la santa mola: 3 E nel suo giro tutta non si volse, Prima che un’ altra d’ un cerchio la chiuse, E moto a moto, e canto a canto colse: 6 Canto che tanto vince nostre Muse, Nostre Sirene, in quelle dolci tube, Quanto primo spiendor quel che rifuse. 9 Come si volgon per tenera nube Due archi paralleli e concolori, Quando Giunone a sua ancella iube, 12 Nascendo di quel d’ entro quel dì fuori, A guisa del parlar di quella vaga, Che Amor consunse come il Sol vapori; 15 E fanno qui la gente esser presaga, Per lo patto che Dio con Noè pose, Del mondo che giammai piiì non s’allaga; 18 Così di quelle sempiterne rose Volgeansi circa noi le due ghirlande, E sì l’estrema all’ intima rispose. 21 Poichè il tripudio e l’altra festa grande Sì del cantare e sì del fiammeggiarsi Luce con luce gaudiose e blande,