Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/251

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canto

XII. 21

ne il davanti del piede dove san Francesco aveva il calcagno, ossia va a rovescio da luijj E tosto s avedra de la ricolta de la mala coltura e conoscerai del raccolto quanto sia cattiva la coltivazione quando il loglio si lagnera che i arca gli sia tolta quando la zizzania si lagnerà che le sia tolta l’arca o il graÀaio per esser data al fuoco, ossia quando il traviato frate si lagnerà di aver perduto il Paradiso, e meritato l’Inferno. Il loglio toglie la vitalità al frumento. Per arca vien figurata la Chiesa o la regola, le quali conservano i fruLt,en dico chi cercasse a foglio a fo- Lc. glio nostro volume ancor troveria carta u legerebbe io mi soii quel eh io soglir(chi esaminasse ciascun frate dell’ordine Francescano, come si fa di un libro di foglio in foglio, ne troverebbe ancora di tal costume che farebbe dire — questi è dei veri frati antichi, non cambiato, ma umile, povero e scalzo— ma non fia da Casal ne d Acquasparta la onde vengon tali a la sri1tura che uno la fugge et I altro la coarta ma colai religioso non sarebbe da Casale nè d’ cquasparta, dai quali luoghi vengono tali alla regola scritta di san Francesco, che uno ne fugge il rigore, e l’altro lo accresce a dismisura; quindi il Libro da Casale sull’Apocalisse è proibito: l’altro poi molto allargava il senso scritturale, e non si volle per norma. Casale è grossa terra di Piemonte detta Casale di sant’Evasio. Acquasparta è terra di Todi donde venne Matteo, prima generale dell’ordine, poi cardinale. Mandato da Bonifacio a Fiorenza per sedare le fazioni nel 1301 non ottenne buon eifetto, anzi lasciò a parer mio mali accresciuti piiì assai di prima/ o son la vita di Bonaventura di Bagnoregio io son i’ anima di Bonaventura di Bagnoregi%che ne grandi offici fu generale dell’ordine, cardinale distinto per sapere, e sempre attese allo studio, e scrisse in teologia tanto bene da R.4MRALDI — VoI. 3. 16