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paradiso

de la bella insegna porta del gran Barone cinque nobili famiglie— Pulci, Nerli, Zandonati, Conti de’Gangalandi cia casa della Bella. Tutti portano nell’ arme daghe d’argento, quali ottennero dal baron Ugo vicario in Toscana per Ottone 111. Ugo morì in Fiorenza, avendo prima dotate molte chiese, e specialmente laBadia di santa Maria. E perchè morì nel giorno della fe. sta di s. Tommaso, così ogni anno si fa in tal giorno solenne commemorazione di lui il cui nome il cui pregio la festa di Tomaso riconforta rinnova alla memoria in di lui onore da esso ebbe militia e privilegio alcuni ebbero da esso titolo di cavaliere, e privilegio di nobiltà, avegnache col popolo si rauni oggi colui che la fascia col fregi’ sebbene Giano della Bella, che fa suo stemma quello di U cingendolo per altro intorno di un fregio d’ oro per distinguersi dagli altri, si unisca al popolo, e sia divenuto acerrimo nemico de’ nobili, come lo furono i Gracchi; ma al pari di essi ebbe la pena. Gia eran Gualteròtti et Importuni in pregio e aneorsaria Borgo plu quieto,Borgo santi apostolje di nuovi vicin fosser digiuni s nuovi vicini non lo avessero eccitato a di scordie: la casa di che nacque il vostro fleto la famiglia degli Amidei, ond’ ebbe origine il vostro pianto, ossia ladivisione di Fiorenza in Guelfi e Ghibellini. Buondelmonte de’Bondelmonti andava a sposare una fanciulla degli Amidei, e fuchiamato da una signora di casa Donati, che mostrandogli la figlia bellissima, lo fece subito innamorare di lei, e la sposò. Gli Amidei ingiuriati nella tradita loro fdnciulla, chiamati a consiglio gli Uberti, i Lamberti, gli Abbati, ed altri Ghibellini, sponendo il ricevuto insulto, dopo molto contrasto, deliberarono di trucidare l’autore dell’ingiuria, come accadde per mezzo di ser Mosca de’ Lamberti per lo giusto disdegno che v ha morti pel giusto sdegno dell’affronto ricevuto e posto fin