Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/335

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C.’NTO xVII. 32: per un momeuLo, ma poi piacerà. — conscientia fusea o di la propria o de I altrui vergogna pur sentira la tua parola brusca solamente colui che avrà la coscienza macchiata da opera vergognosa, o propria o d’altri, sentirà le punture delle tue parole o diretiamente o per parte de’congiLlnti ma nondimen rimossa ogni menciogna fa manifesta lu(ta tua vision ma coraggiosamente e con tutta verità palesa tutto ciò che vedesti nell’ Inferno e nel Purgatorio, ma lascia pur grattar dov e la rogna e lascia che chi ha la rogna se la gratti; che se la voce tua sara molesta al primo gusto che se il tuo dire sembrerà di primo momento aspro ed acerbo ella sara poi vitale nutrimento quando sara digesta si cambierà poi esaminata e ben ponderata che sia, in nutrimento salubre della vita morale. E fu profeta, perché molti potenti, de’ quali gli avi furono inaltraltati da lui, pure amando questo libro, e facendo plauso di verità al rimprovero degli antenati, cercano di seguire il libro, correggendosi di più di quello che seguire le vestigia de’ maggiori rimproverati. Questo tuo grido fara come vento che le piu alte cime piu percuole questo tuo gridare, manifeslando le cose da te vedute e udite, sarà come il vento che scuote maggiormente, e piega le alte cime degli alberi, ossia colpirà i sovrani, i principi, i potenti maggiormente che il popolo e cio non fa dhoizor poco argomento e ciò servirà a tuo più alto onore; pero ti son mostrate in queste ‘otc sul monte e nella valle dolorosa per I anime che son di fama note ecco perché ti si fecero osservare nel Purgatorio e nell’ Inferno solamente le anime, che furono più spettabili nel mondo; che laniìno di quel eh o- de non posa ne ferma fede per excinplo eh aja la sua radice incognita ci ubscosa perciocchò I’ animo di chi ode non si acquieta fede agli esciìipi che gli si iongono sotto deDigitized by Google