Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/465

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canto

XXVI.

mise in cura m’invitò di nuovo a ragionare della carità e disse: certo a piu angusto vaglio ti conviene schiarar melaforicamente — conviene che i tuoi pensieri escano dall’ interno dell’ animo tuo più schiariti, com’ esce da vaglio che abbia angusti fori più schiarìto il fiore della farina dicer conventi chi drizzo i arco tuo a tal bersaglio dimmi chi fu che drizzò I’ amor tuo verso Dio? 1 balestrieri o sagittari tendono l’arco al segno o bersaglio, ma pochi lo arrivano, come gli uomini tendono al sommo bene, ma pochi lo aggiungono. Dante indica due strade — amore nel sommo bene per prove naturali — o per autorità de’ santi. Ei io — cotai amore del sommo bene convien che mi s imprenti s’ imprima per phiiophici argomenti per ragioni, per raziocinii e per autorita de Dottori e per rivelazione che scende quinci che proviene da Dio. Le autorità della Sacra Scrittura sono prevalenti le mille volte ad ogni filosofico raziocinio, il perchè sant’ Agostino diceva. — Più credo ai pescatori che ai dialettici. — che I bene in quanto ben come s intende cosi accende amore e tanto maggio quanto più di bonta in se comprende peroccliè il bene in quanto è bene, tosto che vien conosciuto, accende dell’amore di sè, e tanto più, quanto più esso racchiude di bontà; dunque la mente di ciascun che cerne il vero dunque la mente di qualunque che scorga questa verità in che si fonda questa prova’nella quale verità si fonda ogni dimostrazione convien che si mova amando al esentia deve volgere l’amore all’ essenza divina ove e tanto avantaggio che ciascun ben che si trova fuor di lei non e altro che un lume di suo raggio piu che in altro ove si trova tanta utilità, che quanto di bene si trova fuori di tal essenza non è altro che luce di uno de’suoi raggi infiniti, colui che mi deinostra el primo amor