Pagina:Commedia - Paradiso (Imola).djvu/585

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INDICE


canto

XXXI.

La forma generai di Paradiso Dante comprende con inteso sguardo. Sale Beatrice al seggio a lei preciso. Intanto verso lui viene non tardo Della Regina Vergine beata A dimostrargli il gaudio san Bernardo, Anima di lei sempre innamorata. * 52


canto

XXXII.

Qui vedi il Fior, che il sommo fruLLo diede, Onde s’ aperse il cielo a noi mortali, Ove l’alma di qua sciolta sen riede. Vicino al vago fior dispiega l’ali L’angiol che nunzio fu di tanta pace; E lodan mille spiriti immortali L’alta Reina del regno verace. 57


canto

XXXIII.

La ista del Poeta è ornai sincera Sì, che più oltre fa sempre viaggio Nell’alta luce, che da se è vera. Ma ben s’vvede, che intelletto saggio Veste non trova d’umane favelle, Onde ridir di quaL risplenda raggio L’Anior, che muove il sole e l’altre stelle. *

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